LE PROPOSTE DI ‘LECCE CITTA’ PUBBLICA’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Lecce, il consigliere comunale Carlo Salvemini (nella foto) ci scrive______
Questa mattina al Parco di Belloluogo di Lecce si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di sette mozioni proposte da Lecce Città Pubblica al Consiglio Comunale. Sette mozioni che saranno protocollate insieme per sottolinearne non il carattere contingente ma l’ambizione strategica: quella di realizzare interventi capaci di segnare un’attenzione dell’amministrazione su temi e procedimenti sensibili al valore della cittadinanza, dello spirito di comunità, della tutela dello spazio pubblico, della necessità dell’inclusione.
Le mozioni sono uno degli strumenti – pochi – di iniziativa dei consiglieri comunali. Possono rivelarsi inutili, superflue, simboliche. O concrete e attuali. Dipende dal loro contenuto, ovviamente. E, anche, dalla volontà dell’esecutivo cittadino di farle proprie assumendole come obiettivo comune. Riuscire a trovare una sintonia d’intenti proponendole dai banchi della minoranza è complicato: spesso preoccupazioni di appartenenze e schieramento prevalgono su una valutazione di merito e di interesse pubblico. È accaduto spesse volte in questi anni. Non per questo intendiamo rinunciare ad agire e sentirci minoranza e non solo “opposizione”. A interpretare il nostro ruolo non solo utilizzando le leve del controllo sugli atti e i procedimento, del contradditorio politico sulle scelte strategiche e programmatiche. Ma anche incaricandoci di suggerire e proporre agendo in funzioni di possibili e future responsabilità di governo. Questo è per noi il compito che spetta a chi siede in consiglio comunale. Passiamo ad illustrarne contenuti e finalità distinguendole per ambiti e obiettivi.
Gli obiettivi della Città pubblica
1. UN PIANO DEL VERDE PER LECCE
Lecce ha una percentuale bassissima di verde urbano sulle superficie comunale. Lecce ha una percentuale bassissima di verde urbano pro capite. È necessario “integrare l’ambiente urbano con corridoi ecologici e spaccature verdi nel costruito”, come raccomandano gli esperti. Con adeguata programmazioni, previsioni di investimenti, nuova sensibilità. A partire dalla redazione, ad esempio, di un Piano del Verde strumento strategico per la realizzazione di una struttura verde articolata e composita, capace di mitigare l’impatto ambientale dell’attività cittadina sul territorio. E di tutti gli altri mezzi conoscitivi e di gestione considerati fondamentali per ottenere risultati importanti: regolamento del verde, censimento del verde, rete ecologica. Tutti assenti nel nostro comune.
2. UN PUMS PER LECCE
il Piano urbano della mobilità sostenibile ha come obiettivi quelli di ridurre il traffico urbano e perturbano al fine di abbattere inquinamento, di rendere l’offerta di trasporto pubblico più intelligente e accessibile, di aumentare la qualità della vita. La commissione europea dal 2009 ne sollecita l’adozione per gli importanti benefici ricadenti sulla comunità.
3. CONSUMO DI SUOLO ZERO IN CITTÀ
A Lecce tra il 1997 ed il 2011 c’è stato un rilevante incremento delle aree urbanizzate che sono cresciute di circa il 16% a danno delle aree a vegetazione naturale. Occorre invertire la rotta. A partire dal censimento degli edifici sfitti, non utilizzati, abbandonati al fine di attivare progetti di rigenerazione mediante recupero e sostituzione del patrimonio edilizio esistente. Un traguardo che per essere concretamente perseguito deve essere inserito all’interno del nuovo PUG come obiettivo strategico. La mozione si pone l’obiettivo – in coerenza con gli obiettivi fissati dalle leggi europee, nazionali e regionali – di un ripensamento della politica di sviluppo del territorio che punti al contenimento del consumo di suolo e la riuso del suolo edificato.
GLI SPAZI DELLA CITTÀ PUBBLICA
4. UNA CASA DELLE ASSOCIAZIONI A LECCE
la mozione si pone l’obiettivo di assegnare uno spazio pubblico – individuato tra i beni immobili di proprietà comunale – per ospitare, tramite apposito regolamento d’uso, le tantissime associazioni presenti in città definendo criteri di trasparenza e piena accessibilità per tutti. In questo modo si da piena attuazione ad uno dei principi fondanti del nostro statuto comunale e si introduce un elemento di corresponsabilità certa degli assegnatari nelle spese di gestione con risparmio per le casse comunali.
5. UNO SPAZIO DI IGIENE PER CHI NON HA TETTO
La mozione si pone l’obiettivo di offrire un servizio di attenzione e necessità a quanti vivono a Lecce e sono privi di un tetto dove vivere. Da anni le indagini sociali evidenziano un preoccupante aumento dell’area della povertà. Oltre agli strumenti propri del welfare municipale è divenuto prioritario programmare un intervento che- al pari di quanto previsto in tante altre città – offra la possibilità di fruire di bagni e docce alle donne e agli uomini meno fortunati ai quali garantire attenzioni.
GLI STRUMENTI DELLA CITTÀ PUBBLICA
6. UN REGOLAMENTO UNICO PER LA PROMOZIONE DI CULTURA, SPORT E SPETTACOLO
C’è la necessità di rendere più trasparenti e chiare le procedure di concessione di contributi in questo settore. L’attuale regolamento del 1999 non ha risposto adeguatamente alle aspettative. Anche rispetto all’obiettivo di programmare meglio le iniziative dell’amministrazione secondo un calendario periodico di azioni a favore del turismo culturale. È utile ricondurre in un unico strumento le diverse tipologie di intervento finanziario previste e allargare il coinvolgimento delle realtà operanti sul territorio.
7. UN BILANCIO PARTECIPATO, SOCIALE, DIGITALE
Per promuovere un’amministrazione più dialogante con la cittadinanza è importante coinvolgere la comunità nella fasi tra le più importante della vita di un comune: quella legata alla formazione del bilancio, ossia lo strumento che attraverso la tassazione locale, garantisce le risorse per garantire servizi e realizzare interventi: e quella legata all’illustrazione e spiegazione in modo trasparente e comprensibili degli obiettivi realizzati con le risorse pubbliche per rendere conto del proprio operato. La mozione si propone quindi l’obiettivo di introdurre il bilancio partecipativo e sociale e di avvalersi – in coerenza con gli obiettivi delle smart cities – del bilancio digitale ossia di una modalità di presentazione sia on line che off line dei risultati economici e finanziari del comune.
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