Spesso si sente parlare di canili lager, ma questa volta , nel “terreno degli orrori”,centinaia di cani, tra cuccioli e adulti, randagi e abbandonati venivano ammassati e lasciati a se stessi, senza cure, senza acqua, senza alcun riparo dalla pioggia o dal sole, e con pochissimo cibo.
Colpevole di tutto ciò era un uomo di 56 anni, che aveva occupato abusivamente un appezzamento a Santeramo in Colle, in provincia di Bari e ora sotto processo.
L’uomo raccoglieva per strada centinaia, se non migliaia, di cani , che morivano per fame ed inedia, mentre quelli più combattivi scatenavano zuffe e combattimenti per accaparrarsi il poco nutrimento disponibile.
Tra il 2008 e il 2014, relegati in questa prigione, sono morti moltissime anime innocenti, i cui resti sono stati seppelliti nelle campagne circostanti.
“Considerando la gravità dei fatti di cui è accusato l’imputato, – sottolineano i responsabili Enpa – si auspica che in caso di condanna sia inflitto il massimo della pena, con tutte le aggravanti del caso”. Secondo gli articoli 544 bis e ter del codice penale, l’ imputato dovrà rispondere dei reati di uccisione e di maltrattamento di animali, nonché del reato di invasione di terreni e di edifici.
Sperando che sia la volta di una pena esemplare.
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