OTTANTENNE ANCORA ARZILLO MA LA “PRESTAZIONE” GLI COSTA CARA
Ieri sera, Marino Altomare, una donna quarantatrenne casaranese, è stata arrestata per estorsione ai danni di un ottantenne di Racale. L’inizio della storia risale alla settimana tra il 4 e il 11 ottobre in cui l’anziano signore incontrava la malfattrice all’interno della stazione di rifornimento carburante di via Roma del proprio Comune. Nell’occasione veniva avvicinato dalla donna che chiedeva del denaro in prestito poiché aveva terminato il carburante. L’uomo acconsentiva a tale richiesta e accompagnava la signora nella zona in cui era parcheggiata la propria autovettura e a quel punto la stessa proponeva per compensazione la consumazione di una prestazione sessuale che l’anziano accettava.
Nei giorni successivi la vittima veniva contattata sulla propria utenza cellulare dalla malfattrice che chiedeva la somma di euro 150 per riconsegnare all’anziano il portafoglio contenente tutti i propri documenti sottrattogli con destrezza durante la consumazione del rapporto erotico. In caso di diniego la Marino avrebbe raccontato tutto alla famiglia dell’anziano.
Impaurito il perseguito accettava la proposta ma la vicenda non aveva fine ed infatti il signore si rendeva conto che mancava ancora dal proprio portafoglio la Carta d’identità. Quest’ultimo veniva nuovamente contattato dalla estortrice che chiedeva alle stesse condizioni ulteriori 150 euro per la restituzione. L’uomo, stanco delle continue richieste di denaro, rifiutava la proposta e dopo un momento di riflessione pensava di uscire da questo incubo denunciando lo smarrimento del documento presso la Stazione Carabinieri di Racale (Le) e poi richiedere il duplicato presso il locale Comune.
L’attenzione dei militari operanti convinceva la vittima a raccontare tutta la verità. A quel punto veniva organizzato uno specifico servizio e al momento della consegna dei soldi, la malfattrice si trovava di fronte personale della Compagnia di Casarano (Le) che la fermavano e a seguito delle operazioni di rito e d’intesa con l’Autorità Giudiziaria nella persona del Sost. Proc. Dott.ssa Micucci, la accompagnavano presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
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