IL CALVARIO DEI GEMELLI QUARTA DI LIZZANELLO E LE ISTITUZIONI CHE LATITANO

| 11 Settembre 2015 | 0 Comments

Non solo una terribile esistenza, confinati in un letto cui gli ha destinati la sindrome di Duchenne. I gemelli Quarta, nonostante gli appelli, le richieste d’intervento, continuano a vivere quotidianamente un calvario che costringe il padre a trascorrere la propria vita tra il loro capezzale e gli uffici delle istituzioni che nella gran parte dei casi latitano a fornire le adeguate risposte che meriterebbero se e solo se fossero valevoli per tutti le parole “solidarietà” e “diritto alla salute” che è bene non dimenticare, sono  principi costituzionalmente sanciti e precetti direttamente applicabili dalle pubbliche amministrazioni. Ma, evidentemente, questi vocaboli latitano nelle nostre, dove per Marco, Sergio e per il loro papà è una battaglia continua come più volte la locale stampa ha voluto sottolineare. Questa volta, Antonio, genitore a dir poco encomiabile, si sta scontrando con la lentezza della locale ASL, che dopo tre mesi dalla richiesta di un ecocardiogramma a domicilio – anche perché è praticamente impossibile spostare solo per dei semplici esami i due pazienti – deve essere ancora effettuato. Ciò ha portato il padre a chiedere un incontro con il nuovo direttore generale per manifestare le necessità dei due ragazzi che hanno bisogno di quell’assistenza adeguata e tempestiva che oggi – e, ripetiamo nonostante la miriade di appelli pubblici e non – manca. Appuntamento che, peraltro, fino ad oggi risulta essere stato ripetutamente rimandato, sottolinea Giovanni D’Agata, il quale si rivolge al direttore generale dell’ASL Lecce affinché accolga la richiesta Antonio Quarta e prenda a cuore questo dramma facendo tutto il possibile per far cambiare rotta all’istituzione che egli guida.

 

Category: Costume e società

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