La polemica A DESTRA DEL PDL
Riceviamo e pubblichiamo. Il coordinatore regionale dei circoli “destra di base” di Puglia ci scrive le sue valutazioni negative e pessimistiche sul Pdl, che riportiamo nella loro sintesi sostanziale.
Il Pdl e il Centrodestra sono ormai alla fine. Le primarie saranno una farsa e
i formattatori sono degli illusi. La classe politica autoreferenziale del Pdl
nazionale e locale è troppo avida e attaccata alle poltrone, non lascerà spazi
e ruoli a nessuno.
E’ imbarazzante quanto sta accadendo nel centrodestra nazionale e locale e
specificatamente nel Pdl.
Tutti non si rendono conto o fanno finta di ignorare che il centrodestra
italiano ormai si è autodistrutto nell’arco di quattro anni e che tra poco, forse già
alle prossime elezioni politiche, il Pdl verrà superato in termini di voti
persino il partito dei pensionati, che è oggi certamente più rappresentativo
degli elettori di destra.
Parliamoci chiaro: l’esperienza governativa berlusconiana è stata negativa,
quasi fallimentare, totalmente lontana dai bisogni dei cittadini.
Clamorosamente incapace di rispettare le promesse e di rispondere al bisogno
primario dell’elettore di centrodestra di veder ridurre tasse, sprechi e
burocrazia. Non è iniziata ieri la caduta libera del Pdl.
A peggiorare la situazione ci ha pensato anche una classe dirigente inetta,
anzi disastrosa, capace solo di autoreferenziarsi e di intrallazzare alla prima
occasione utile
A livello nazionale sil Pdl e il centrodestra che gli sta attorno appoggia
Monti anche quando si dimostra ben peggio di Tremonti .
Tasse su tasse, sottovalutazione criminale della richiesta di meno fisco e
burocrazia di imprese e cittadini, nessun taglio serio alle spese e agli
sprechi, riduzione delle risorse destinate ai servizi sanitari e sociali,
nessuna politica a sostegno delle famiglie…
Il Pdl ha ingoiato tutto, finendo anche per sembrare più vicino alle
corporazioni piuttosto che al loro elettorato storico.
E poi c’è Alfano che si arrabatta senza convinzione, tra un vertice ABC e la
novità delle primarie che già si intravedono inutili e farsesche, come tutte le
strategie sinora perseguite nel vano tentativo di recuperare elettori e
consensi perduti.
Ecco quindi che presto ci ritroveremo una sinistra al 60% e Grillo al 30%.
Con tanti saluti a quell’idea di Italia unita, giusta, moderna e libera di cui
si parlava nel 199.4
Per questo Destra di Base ha deciso di dichiararsi elettoralmente autonoma e
svincolata da ogni legame politico con questo Pdl e con questo falso
centrodestra.
Le idee e i valori non hanno bisogno di sigle elettorali…ma di interpreti
onesi e determinati in grado di farsi ascoltare e rispettare.
E per questo che noi di Destra di Base siamo ormai disposti a collaborare o ad
allearci elettoralmente con chiunque, con ogni gruppo, movimento o partito che
ci consenta di “contare e non di essere solo contati” .
E così continueremo a comportarci sino a che le cose non cambieranno, sino a
che non nascerà un nuovo centrodestra …un vero centrodestra…
Ma nessun nuovo centrodestra può nascere…finché non morirà definitivamente
quello vecchio, irrimediabilmente deturpato e corrotto, ma ancora deciso a
resistere con ogni mezzo e… a vendere cara la pelle…
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