LECCE, UN’ALTRA BEFFA: PALAZZI TORNA SUL MATCH CONTRO LA LAZIO DEL 2011, RICHIESTI TRE PUNTI DI PENALIZZAZIONE E TRE ANNI E SEI MESI DI SQUALIFICA PER BENASSI, ROSATI E FERRARIO
di Laura Ricci_____
Ennesima batosta per il Lecce: il Procuratore Stefano Palazzi ha chiesto di riaprire il fascicolo riguardante il match Lecce-Lazio del 22-05-2011, che era stato incriminato e sanzionato a suo tempo come presunto truccato dalla banda di zingari a capo dell’operazione “Last Bet” che avevano programmato che l’incontro terminasse con un minimo di quattro reti.
Questo sarebbe stato possibile grazie all’avvicinamento del clan nei confronti di alcuni giocatori leccesi quali Ferrario, che dopo aver ammesso di essere stato contattato per la combine, ma rispondendo loro di non essere interessato, ha subito uno stop di sei mesi per omessa denuncia. Al club leccese fu inflitta invece una sanzione economica.
Al centro del presunto illecito c’erano la Lazio e il suo capitano Stefano Mauri, indagato numero uno come soggetto della combine in costante contatto con gli “zingari”. Per questo Mauri era stato condannato a nove mesi lontani dal campo, ma dopo il ricorso presentato al TNAS ha ottenuto uno sconto di tre mesi.
Nonostante i diversi anni trascorsi dal match incriminato e delle tante sanzioni subite dal Lecce, retrocesso in Lega Pro a causa del derby Bari-Lecce truccato da Pierandrea Semeraro, nella giornata di ieri è stata spazzata via la polvere dal caso Lazio-Lecce sulla base di “fatti nuovi, sopravvenuti al passaggio in giudicato delle decisioni pubblicate, la cui conoscenza avrebbe potuto comportare una differente valutazione delle contestazioni oggetto del deferimento”.
La richiesta da parte di Palazzi è quella di infliggere tre punti di penalizzazione al Lecce nel campionato di competenza nella stagione sportiva 2015/16 e 3 anni e 6 mesi di squalifica a Massimiliano Benassi attualmente tesserato US Lecce e in quella partita espulso in occasione del terzo goal subito dai salentini, oltre a Stefano Ferrario e Antonio Rosati, subentrato in quell’incontro a Benassi, ovvero le differenti sanzioni ritenute di giustizia dalla Corte Federale d’Appello.
Lo sconcerto da parte del popolo giallorosso di fronte a una decisione del genere è tanto, sopratutto in relazione al fatto che i protagonisti coinvolti appartenenti ad altri club, prima Masiello e il Bari nel famoso derby, e ora Mauri e la Lazio, subiscano sempre punizioni meno pesanti rispetto al Lecce, sempre oggetto delle massime sanzioni.
La nuova società giallorossa, con la voce di Sticchi Damiani, ha così commentato:
“Sembrava quanto mai strano che per una volta l’US Lecce non fosse tirata in ballo in procedimenti su illeciti sportivi. In effetti, la Procura Federale ha inteso colmare questo vuoto riaprendo un procedimento già chiuso con decisioni dei due gradi della Giustizia Sportiva che avevano escluso penalizzazioni in classifica per la nostra società. Risulta davvero singolare la scelta di riaprire un processo chiuso due anni fa. La decisione presa dal Procuratore Federale è difficile da spiegare ai nostri tifosi e lo è ancor di più se si tiene conto delle bizzarre valutazioni proposte dagli stessi uffici federali in ordine ai fatti gravissimi contestati in questi ultimi giorni ad altri clubs. Tale spiacevole ed inaspettata sorpresa non minerà l’entusiasmo e la voglia di far bene del nuovo gruppo societario che è prossimo a rilevare definitivamente il club giallorosso.”
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