L’ ASSEMBLEA POPOLARE DI IERI SERA A TREPUZZI SULLE MULTE DEL GENERALE SILLETTI IN UN CLIMA INFUOCATO. MA NON E’ STATA COLPA DEL CALDO…

| 23 Luglio 2015 | 1 Comment

di Eleonora Ciminiello______

“La parola è la civiltà. La parola, anche la più contraddittoria, mantiene il contatto. E’ il silenzio che isola”.

Mi viene in soccorso Thomas Mann, per raccontare pacatamente, da cronista, quanto è accaduto ieri sera a Trepuzzi.

Sono giorni che sul web si rincorrono le notizie: a Trepuzzi fioccano le multe. Le multe sono inferte a tutti i proprietari di terreni olivetati che, secondo il Corpo Forestale dello Stato, non hanno rispettato i dettami del così detto piano Silletti e la successiva ordinanza, i quali impongono l’uso di fitofarmaci, in particolar modo erbicidi, necessari ad annientare il presunto vettore del presunto batterio xylella fastidiosa, per quanto ad oggi, giova ricordarlo, non esistano prove sulla patogenicità del batterio sull’olivo e su quale sia il suo vettore.

Notifiche molto controverse, tanto che le stesse autorità amministrative, per onestà devo dire molto prontamente, si sono rese subito disponibili: hanno fatto affiggere in paese diversi manifesti, in cui si invitavano tutti i cittadini a recarsi presso gli appositi uffici comunali per depositare la notifica, ed in questo modo presentare, tutti uniti, una memoria difensiva contro la multa ricevuta.

All’appello del sindaco Oronzo Valzano e dell’ assessore all’ ambiente Giancarlo Florio ha risposto il Popolo degli Ulivi, il quale ha reso disponibili gratuitamente i suoi avvocati per presentare la memoria necessaria a fermare la multa, con l’ esortazione a non far trascorrere trenta giorni dalla ricezione della notifica, per poter agire legalmente.

L’incontro, inizialmente è partito nel migliore dei modi: estrema compiacenza del Sindaco, massima preparazione dell’Assessore all’Ambiente, piena disponibilità da parte degli avvocati Giovanni D’Elia e Mariano Alterio del Popolo degli Ulivi. La situazione ha cominciato a riscaldarsi quando Ivano Gioffreda, presidente di Spazi Popolari, ha ricordato ai presenti il forte legame fra Trepuzzi e l’Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali (ARIF). A creare questo forte legame, il presidente dell’ARIF, Giuseppe Taurino.

L’Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali è l’azienda che più di ogni altra, assieme al Corpo Forestale dello Stato, si trova coinvolta nel taglio materiale degli ulivi, pertanto, in un’assemblea in cui si parla di difesa del territorio, in cui si parla di irrigazioni al veleno, in cui si contestano i tagli, la desertificazione, le irrorazioni a mezzo di elicotteri, l’ARIF, non poteva non essere nominata.

La scintilla lanciata da Ivano Gioffreda e non colta, da Giuseppe Taurino che stazionava in piedi alle sue spalle, è stata raccolta dalla popolazione che ha cominciato ad agitarsi.

L’assemblea è proseguita, attraverso un moderatore nominato seduta stante, il quale ha cominciato a dare la parola a chiunque volesse parlare, e dire la sua in merito ai problemi che un agricoltore, deve affrontare ogni giorno.

Scarsità di mezzi, povertà del terreno, mancanza di aiuti necessari a far tornare la Puglia un’ eccellenza, si sono alternati a discorsi che continuavano a puntare il dito contro il Corpo Forestale dello Stato e contro il Presidente dell’Arif Giuseppe Taurino, il quale, dalla sua posizione si era accomodato per ascoltare ogni singolo intervento, seduto ai piedi della statua della Madonna Assunta.

Ma l’amministrazione ad un certo punto ha sbottato: i microfoni, le casse e tutti gli arredi dovevano essere rimossi perché il Comune stava pagando lo straordinario all’operatore presente.

Alla gente non è rimasto altro da fare che tirare fuori cinque euro, e gridare: “Te li diamo noi i soldi”, ma l’assessore è stato irremovibile, tanto da avere un battibecco poco elegante con il moderatore, su chi dovesse stringere fra le mani il microfono. L’amministrazione si è difesa, riguardo alla scelta di sospendere l’assemblea, sostenendo che ormai si era completamente fuori tema: parlando di multe per le mancate irrorazioni sui campi, non si doveva parlare di xylella, di veleni, di agenzie e corpi coinvolti nella vicenda.

Insomma, quando si hanno intorno cittadini svegli e capaci di discutere e dialogare fra loro come in un’antica Agorà, c’è il pericolo di “caciara” e di “stampa strillona”.

Da osservatrice dei fatti ora mi defilo, e lascio che sia il lettore a trarre le sue conclusioni: ascoltando la piazza è stata una vittoria del popolo, che si è ritrovato unito e consapevole; ascoltando le amministrazioni, è stata la solita presa di potere del popolo. Ma poi anche se così fosse, che male c’ è?

 

Category: Cronaca

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Comments (1)

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  1. Eleonora Ciminiello ha detto:

    Volevo specificare che è l’uso di insetticidi ad essere obbligatorio nel Decreto Ministeriale 2777/2014 del 26 Settembre 2014, cui la notifica fa riferimento e non l’uso di erbicidi.
    Scusandomi per l’imprecisione
    Cordialmente
    Cimiliello Eleonora

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