GLI ECCESSI DEL “POLITICAMENTE CORRETTO”
(V.M.) Guai a parlare di culo, facendo un qualsiasi riferimento a Vendola: non è politicamente corretto.
Questa volta a farne le spese è un compagno del PD Luigi Marattin, un trentatreenne assessore al Bilancio nel comune di Ferrara, ricercatore di economia politica all’Università di Bologna.
L’assessore è un seguace di Renzi, e polemizzando con le dichiarazioni rilasciate in televisione da Vendola che aveva attaccato il suo capo corrente, Marattin lo mandato letteralmente affanculo via Facebook.
Tutti i giornali di ieri hanno riportato la notizia.
Che cosa ha detto di così grave da mandare su tutte le furie i compagni del Sel, che hanno chiesto a gran voce addirittura le dimissioni del povero Marattin, accusandolo quasi di blasfemia?
Ha semplicemente mandato affanculo il compagno Vendola, usando quel linguaggio poetico che tanto piace ai seguaci del Presidente pugliese.
Ecco cosa ha scritto Marattin: “ Nichi per usare il tuo linguaggio: ma va a elargire prosaicamente il tuo orifizio anale in maniera totale ed indiscriminata” .
Come vedete, l’assessore si è voluto sfiziare, invece di dire più semplicemente come diciamo noi comuni mortali “ma va a prendertelo in quel posto”.
Ora, il punto è che la frase può essere volgare, può essere sgradevole, ma non può rappresentare un reato di lesa maestà, sol perché Vendola è un omosessuale dichiarato.
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