OCCHIO ALLA ” MALATTIA DEL BACIO”
(v.m.)______Sono arrivate diverse segnalazioni dalla provincia di Lecce di quella che è nota come “la malattia del bacio o dei fidanzati” anche se, a dire il vero, la mononucleosi può colpire chiunque, grandi e bambini (Nella foto un modo sicuro di baciare senza rischiare…Ma chi non rischia…).
Non tutti, infatti, sanno che si tratta di una patologia infettiva contagiosa che si contrae attraverso le vie respiratorie o con lo scambio di saliva. Il virus responsabile è denominato Epstein Barr (EBV) e circola in modo diffuso soprattutto in autunno e primavera. Ed è per questo che nel periodo che stiamo trascorrendo aumentano i casi anche se non possiamo parlare di un vero e proprio allarme, ma solo della necessità di stare attenti ai sintomi ed a prevenire la possibilità di diffusione.
Non sempre, infatti, si riesce a riconoscere immediatamente la mononucleosi che molto spesso non dà sintomi e quando li dà, fanno pensare spesso all’influenza stagionale. Le manifestazioni più frequenti possono essere costituite da mal di gola con la presenza di placche, febbre intorno ai 38 gradi, ghiandole del collo, ascelle e linguine gonfie, soprattutto quelle del collo possono raggiungere volumi tali, da non riuscire a parlare bene. Dopo 4 -5 giorni si possono gonfiare anche fegato e milza, cosa che si può vedere dagli esami e dal valore delle transaminasi alte, così come dall’elevato numero di globuli bianchi nel sangue, di tipo monocita.
Per quanto riguarda la terapia, non ci sarebbe una cura specifica, così come non esiste un vaccino. Il consiglio degli infettivologi è quello di mantenere la bocca sempre ben lavata con un collutorio disinfettante. Vale la pena ribadire, infatti, che l’infezione avviene attraverso lo scambio di saliva, secrezioni di naso, bocca e faringe. Nei bambini il contagio avviene proprio con il passaggio in bocca di un gioco, negli adolescenti con il bacio. Inoltre, non bere o mangiare nello stesso bicchiere o piatto di un’ altra persona malata, e sempre lavarsi bene le mani prima di mangiare.
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