CRISTIAN CASILI CONTRO LE INCAPACITA’ DELL’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI NARDO’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere regionale del M5S Cristian Casili (nella foto) ci scrive_____
E’ paradossale come a Nardò l’Amministrazione si impegni a svilire e mortificare le vocazionalità del territorio senza mai valutare i costi e benefici delle proprie azioni.
I cittadini neretini hanno subito sulla propria pelle la chiusura dell’ospedale, la mancata messa in sicurezza della discarica di Castellino, l’attualissimo problema della condotta sottomarina che porterà i reflui fognari di Porto Cesareo nel nostro mare, giusto per citare qualche esempio, con protocolli di intesa mai rispettati e opere di compensazione che in realtà, in questi anni sono servite come foglie di fico per far digerire ai neretini le nefandezze di una scellerata gestione urbanistica e territoriale dell’agro più importante della Provincia di Lecce.
E’ quasi imbarazzante leggere le dichiarazioni dell’Assessore Maglio sulla destinazione dei terreni dell’ex istituto agrario a cittadella dello sport che dovrebbe ospitare, opere faraoniche, come una piscina e un palazzetto.
E’ incredibile l’incapacità di una Amministrazione che non ha saputo efficientare le strutture e gli impianti preesistenti, vedasi il caso dello storico palazzetto di via Giannone “Andrea Pasca” che in questi anni ha vissuto in uno stato di degrado e cattiva manutenzione.
Ci sembra che sia arrivata l’ora per questa Città di adoperarsi per la realizzazione di opere concrete ed utili alla comunità.
L’Ex Istituto Agrario deve rappresentare il punto di partenza.
Già nel novembre del 2011 il Movimento 5 stelle di Nardò presentò all’Amministrazione un progetto, a costo zero, di recupero delle strutture sulla via per Galatone, e che avrebbe offerto alla Città un parco colturale alla stregua dei successi di queste opere in campo nazionale ed europeo. Progetto che l’Amministrazione aveva accolto con entusiasmo salvo poi abbandonarlo in un cassetto.
Ebbene in un periodo storico così importante, dove la crisi del terziario ha visto il riscatto del primario, aumentano le iscrizioni presso le Scuole e le Università di Agraria, dove gli sbocchi occupazionali nell’agroalimentare, nelle biotecnologie, nelle tematiche agroambientali, nella bioarchitettura, segnano risultati importanti e i giovani trovano impiego nei primi dodici mesi dal conseguimento del titolo.
Vista la mancanza di una Università di Agraria a Lecce, Nardò può e deve giocare un ruolo importante come polo tecnico scientifico a supporto delle problematiche territoriali ed ambientali.
Da consigliere regionale mi impegnerò a supportare queste iniziative sui territori, valutando misure e finanziamenti regionali ed europei, al fine di recuperare queste strutture senza ulteriore consumo di suolo e spreco di denaro pubblico.
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