CASA POUND A VEGLIE RIPROPONE IL MUTUO SOCIALE

| 13 Giugno 2015 | 0 Comments
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Da Veglie il referente di Casa Pound Italia Fiorenzo Patera scrive______
La casa non è un gioco, Mutuo Sociale subito!”, questo il testo dello striscione affisso da CasaPound Italia in occasione della tappa vegliese delle selezioni per la nuova edizione del reality-show “Grande Fratello” , per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’emergenza abitativa e promuovere la proposta di legge del “Mutuo sociale”, opera dello stesso movimento, che consentirebbe di soddisfare il diritto di ciascun cittadino italiano ad essere proprietario di una casa.
L’esigenza di questa azione dimostrativa nasce dalla nostra volontà di protesta nei confronti di un programma televisivo che con i suoi teatrini distrae intere generazioni dall’incalzante problema dell’emergenza abitativa.
La casa è una cosa seria non certo un gioco: questo grottesco reality show, oltre a diffondere nell’immaginario collettivo fatui sogni di facili carrierismi scevri da qualsiasi talento, regala vitto e alloggio ai partecipanti mentre migliaia di famiglie italiane stanno lottando contro ingiunzioni di sfratto, alloggi popolari insufficienti e mutui capestro
Sono anni che portiamo avanti la proposta del Mutuo Sociale per risolvere la piaga dell’emergenza abitativa. Il progetto prevede la creazione di un ente regionale che costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda, a prezzo di costo, queste case a famiglie italiane senza alloggio con la formula del mutuo sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, una rata che non superi 1/5 delle entrate della famiglia, una rata che viene bloccata in caso di disoccupazione, una rata che non passa attraverso le banche. Inoltre è davvero riprovevole alimentare questo teatrino televisivo, elogio della superficialità, in un paese che, oltre all’emergenza abitativa, si trova da oltre un mese a combattere contro l’eradicazione degli ulivi: i cittadini vegliesi lottano per battaglie concrete e questa manifestazione è un’offesa nei loro confronti.

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