LECCE, SAVINO TESORO CHIARISCE LA SITUAZIONE: “Voglio andarmene, però ad oggi non c’è stata nessuna proposta seria per l’acquisto della società”
Terminata la stagione agonistica con la permanenza dei giallorossi in Lega Pro, senza nemmeno accedere ai play off, si ricomincia a pensare al Lecce e al futuro che lo aspetta.
Dopo la comunicazione ufficiale di addio da parte della famiglia Tesoro nel mese di Febbraio, questa mattina nella sala stampa del Via del Mare torna a parlare ai microfoni il presidente Savino Tesoro per chiarire quella che è la situazione attuale della società e per fare il punto sulle trattative in corso per quanto rigurda la cessione del Lecce.
“Avrei voluto congedarmi da questa città regalando la serie b sopratutto per quei tifosi che hanno gioito quando abbiamo vinto, e si sono disperati quando abbiamo perso. In questa città succede una cosa strana, appena si perde ci si dispera. Volevo regalarvi la promozione ma per una serie di motivi non ci siamo riusciti. Tre anni fa come adesso stavo trattando questa società con i vecchi proprietari, sapendo che la squadra era in Lega Pro, categoria che non avevo mai avuto in mente di affrontare, ma alla fine l’ho fatto con entusiasmo e gioia.
I primi due anni abbiamo perso la finale di play off contro due squadre che ora sono salite in Serie A, questo vuol dire che la nostra squadra non era proprio scarsa.
Me ne vado perchè al di là dei sacrifici economici ho profuso energie importanti, per dieci anni non si è mai pagata la tassa dell’acqua e mi è stato detto di dover riparare a un buco di circa 10.000 euro.”
Il presidente del Lecce è poi sceso nei particolari dell’obiettivo di questa conferenza stampa: “Ad oggi l’unica persona concreta e proponibile che mi si è presentata davanti per l’acquisto della società è stato Ferrero, presidente della Sampdoria, ma poi, dopo qualche telefonata, non si è fatto più sentire.
Non ho visto cordate leccesi interessate, tutte le proposte che ho ricevuto sono state portate avanti da persone dalle idee poco chiare che non ho preso in considerazione, proprio perchè voglio vendere questa società a delle persone serie.
Il fatto di chiedere di rilverarla a zero è inaccettabile perchè poi, una volta che acquistata, come la gestisci?
Il Lecce, proiettato al 30 giugno 2015, ha quasi cinque milioni di euro di debiti verso banca, fornitori, giocatori e Lega. I crediti corrispondono invece a quasi quattro milioni di euro. Alla luce di questo, io chiedo di fronteggiare solo due milioni per i debiti con la banca, non penso di chiedere qualcosa di assurdo.”
Il presidente Tesoro ha poi concluso: “La situazione è questa, io già da qualche mese ho chiarito il fatto di voler lasciare ma ancora siamo fermi. Non penso che il Lecce finirà con il fallimento, voglio pensare che qualcun si farà avanti seriamente.
Il nostro tempo qui è finito, togliamo il disturbo a chi non ci voleva.”
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