CRISTIAN CASILI: “Reddito minimo garantito subito”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Nardò, Cristian Casili (nella foto), candidato consigliere alla Regione Puglia per il M5S, ci scrive______
“Pensiamo alle fasce deboli della Regione, reddito minimo garantito subito. Il Reddito Minimo Garantito è una realtà in quasi tutta Europa ad eccezione di Italia e Grecia.
L’Unione Europea sin dal 1992 aveva invitato gli stati membri ad impegnarsi nell’adottare misure di garanzia e sostegno al reddito. In Italia questo impegno ad oggi non è stato mantenuto. In Parlamento il M5S ha presentato una proposta di legge di sostegno al reddito.
Il reddito minimo garantito è un sussidio in denaro per le famiglie disagiate,commisurato al numero dei componenti familiari e al reddito che favorirà l’inserimento nella vita lavorativa e sociale,consentendo alle persone più “deboli” di vivere una vita dignitosa e garantendo ai cittadini pugliesi protezione sociale.
Il RMG è finalizzato a contrastare la povertà,la disuguaglianza e l’esclusione sociale,a favorire le condizioni che rendano effettivo il diritto al lavoro,come sancito dalla nostra Costituzione.
La Puglia si trova agli ultimi posti nella statistica delle regioni italiane per reddito pro-capite, il 28% delle famiglie secondo i dati ISTAT vive sotto la soglia di povertà (1000 euro per 2 persone) ed il 50% delle famiglie pugliesi non riesce ad arrivare a fine mese.
La Puglia necessita urgentemente di una nuova e trasparente riorganizzazione economica e politica realizzata da cittadini onesti e competenti per poter avviare una vera rinascita di questa terra colta e generosa. Gli investimenti che in passato hanno promosso l’industria pesante e i combustibili fossili devono lasciare il passo alle piccole e medie imprese locali e alle energie rinnovabili, creando così molti nuovi posti di lavoro.
Bisogna investire nell’agricoltura e nella conservazione degli eccellenti prodotti ortofrutticoli e olivicoli locali, puntare sul Made in Puglia, sui prodotti a km 0 e soprattutto sulla qualità.
Il Reddito Minimo Garantito permetterebbe quindi ai pugliesi di reinserirsi nella vita sociale,tornando cittadini attivi, liberi anche dalle maglie della corruzione e del malaffare.
In questo momento attuare questa misura di sostegno aiuterebbe anche la nostra economia,visto che le esportazioni danno segni di ripresa ma cala il consumo interno , in quanto le famiglie sono costrette a ridurre al minimo i consumi avendo sempre meno possibilità di spendere”.
Le coperture economiche ci sono. Bisogna volgere lo sguardo dalla parte giusta, a partire dai tagli alla politica,allo spreco nelle amministrazioni,all’eccessiva burocrazia,all’evasione fiscale.
Questo è un Punto Cruciale per la ripresa della regione Puglia, non c’è tempo non si può aspettare perché come dice Don Ciotti dell’associazione Libera, la crisi economica e sociale è grave e preoccupante,si stanno moltiplicando sofferenza,povertà,diseguaglianze che alimentano il ricatto delle mafie e della corruzione.
Reddito Minimo garantito ,Territorio e Lavoro sono al centro delle scelte e dei programmi del M5S Puglia, perché affidarsi ancora agli amministratori pubblici che negli ultimi 20 anni si sono susseguiti al governo in questa regione non è più possibile, con l’errata gestione delle risorse pubbliche e le scelte dettate da fini e interessi personali, hanno lasciato i bisogni collettivi inascoltati e i cittadini esclusi.
Il cambiamento è vitale in tutta Italia e soprattutto al sud dove esiste maggiormente il fenomeno del Voto di Scambio,dobbiamo necessariamente avviare una riflessione sul contesto socio-economico che lo rende possibile,povertà è infatti anche mancanza di libertà,libertà di scegliere,in un sistema sociale che sempre più mette l’individuo all’angolo,senza possibilità di guardare con speranza al futuro,l’estremo bisogno diventa così terreno fertile per i fenomeni della corruzione e della coercizione.
Restituire libertà e dignità ai cittadini assume oggi grande importanza così che i pugliesi possano scegliere consapevolmente a chi affidare la gestione della cosa pubblica da liberi cittadini”.
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