“L’ ALTRA PUGLIA” SULLA CHIUSURA DELL’ ISTITUTO PAISIELLO A TARANTO
DALLA LISTA “L’ ALTRA PUGLIA” RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO______L’Istituto musicale “Paisiello”, una delle rare – e più gloriose – realtà culturali di Taranto (nella foto, ndr), sta per chiudere i battenti: circostanza singolare in una città per la quale si auspica un rilancio culturale a ogni scadenza elettorale (questa volta, il jolly è stato il lancio della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2016/2017).
La promessa del Governo di inserire un emendamento relativo all’Istituto nel cosiddetto “Decreto per Taranto” è rimasta lettera morta. La responsabilità della situazione odierna va dunque posta in capo a Renzi e ai suoi Ministri, e ai sostenitori dello stesso esecutivo: il Partito Democratico e i suoi alleati. Nonostante di “statizzazione” della struttura – l’unica in Italia ad essere di proprietà della Provincia – si parli da tempo, gli esponenti locali della maggioranza hanno ignorato l’argomento in sede di conversione in legge del decreto. Quegli stessi figuri hanno avuto poi la faccia tosta di presentarsi davanti ai cittadini di Taranto rivendicando un provvedimento che, a loro dire, muterà le sorti della città. Si sta parlando, vale la pena ricordarlo, di una legge che non stanzia un centesimo per gli interventi prospettati. Vorremmo capire quindi in che modo Taranto dovrebbe “risorgere”: aspettando la manna dal cielo?
Gli effetti di questa politica di chiacchiere a vuoto sono evidenti nella vicenda Paisiello. Per l’incapacità dei suoi rappresentanti, Taranto rischia di perdere il suo Istituto musicale: oltre a un ulteriore colpo al già provato tessuto culturale cittadino, si avrebbe la perdita di cinquantotto posti di lavoro! Con buona pace del Ministro Dario Franceschini che, dopo aver dichiarato che la cultura è il futuro della città, non ha ritenuto di dover muovere un dito per difendere il conservatorio!
Gli esponenti del governo e delle forze di maggioranza, PD in testa, smettano di usare Taranto come palcoscenico per le loro passerelle; smettano di usare strumentalmente la parola “cultura”: se davvero hanno a cuore la nostra città e la sua rinascita culturale provvedano immediatamente alla statizzazione del Paisiello e stanzino risorse adeguate alla salvaguardia e alla riqualificazione del patrimonio artistico presente nel capoluogo jonico.
Perché la cultura a Taranto sia una via e non, come usa da queste parti, uno slogan buono per ogni occasione o il contentino che si tributa a un popolo sempre più lasciato in balia degli eventi.
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