NON CI SONO RISORSE PER LE FAMIGLIE SALENTINE I SOLDI SERVONO PER GLI EXTRACOMUNITARI
Aumentano le famiglie salentine che finiscono in mezzo alla strada, nel disinteresse generale delle istituzioni.
Ieri avevamo dato la notizia di un’anziana signora leccese che invalida al 100% sopravvive con 290 euro al mese, oggi purtroppo siamo costretti ad occuparci di nostri concittadini che finiscono per strada.
L’ARCA Sud Salento sfratta numerose famiglie incolpevolmente morose dagli alloggi popolari nell’indifferenza delle istituzioni.
Allo sportello dell’associazione è giunta la drammatica richiesta di aiuto da parte di una famiglia leccese che ha ricevuto il “decreto di rilascio alloggio”e rischia concretamente di finire in strada.
Le ripercussioni della grave crisi economica che attanaglia, in modo particolare, il nostro territorio, rendono sempre più difficile, specie per le famiglie meno abbienti, far fronte ai propri bisogni primari ed essenziali.
In questa situazione di estrema emergenza, risulta particolarmente inopportuna e stonata l’iniziativa dell’A.R.C.A. Sud Salento (Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare – ex I.A.C.P.), che ha avviato, nei confronti di numerose famiglie morose e/o formalmente occupanti gli alloggi sine titulo, le azioni di risoluzione dei contratti di affitto e ogni iniziativa per il rilascio degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
A CODICI Lecce – Centro per i Diritti del Cittadino si è rivolta una di queste famiglie (composta da cinque membri) incolpevolmente morosa che, proprio in prossimità delle festività pasquali, si è vista notificare un “decreto di rilascio alloggio E.R.P.” e rischia concretamente di ritrovarsi a breve senza un tetto, per giunta con figli minori a carico.
Al fianco delle iniziative giudiziarie che l’Associazione ha intenzione di intraprendere a salvaguardia dei sacrosanti diritti di questi cittadini, occorre un urgente intervento istituzionale che, prendendo le mosse dal riconoscimento del diritto all’abitazione quale esigenza primaria da garantire concretamente a ciascun nucleo familiare, affinché questo possa realizzarsi nella condivisione di un progetto di vita comune e di un’esistenza dignitosa, come riconosciuto dal dettato costituzionale, metta a freno e ponga comunque rimedio a queste inopportune iniziative, in considerazione delle drammatiche ripercussioni sociali dalle stesse ingenerate.
Codici Lecce (codici.lecce@codici.org), che sta avviando ogni iniziativa atta a contrastare questa drammatica emergenza sociale ed è a disposizione degli interessati per una valutazione gratuita dei singoli casi, invita l’ente gestore ad attingere le proprie pretese dal Fondo sociale a tal uopo istituito dalla recente Legge Regionale n. 10/2014, da utilizzarsi, secondo quanto ivi previsto, per la corresponsione dei contributi agli assegnatari che non siano in grado di sostenere l’onere per il pagamento dei canoni locatizi.
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