Un Lecce determinato e rabbioso vince contro il Benenvento e torna nella corsa ai play off
Un Lecce dimezzato, senza Moscardelli, Lepore, Mannini e Di Chiara squalificati a causa delle decisioni del giudice sportivo, ospita al Via del Mare il Benevento secondo in classifica in un clima di protesta da parte degli stessi giocatori che, in tribuna, espongono un foglio giallorosso con su scritto “Rispetto”. La squadra salentina, nonostante le pesanti assenze, porta a casa la vittoria grazie a una partita giocata con il cuore e con la rabbia di chi non si è ancora arreso.
Mister Bollini plasma la formazione titolare con Scuffia in porta al posto di Caglioni che ieri ha accusato dei problemi fisici, Diniz, Lopez, Vinetot, Abruzzese, Papini, Salvi, Beduschi, Doumbia, Bogliacino e Gustavo.
Il Benevento guidato dal tecnico Brini scende in campo con Pane, Celjak, Som, Vitiello, Lucioni, Scognamiglio, Campagnacci, D’Agostino, Eusepi, Mazzeo e Alfageme.
I primi minuti di gioco vedono le due squadre bloccate a centrocampo, nessuna delle due vuole subire goal ma a creare i primi pericoli è il Lecce, prima con Gustavo e poi con Bogliacino, protagonisti entrambi di un tentativo dalla distanza potente ma impreciso.
Al 20′ il Benevento spinge sull’acceleratore e fa tremare il Lecce con D’Agostino che ha la meglio tra i defensori giallorossi piuttosto impacciati e lascia partire un tiro che accarezza il palo sinistro di Scuffia. Passano pochi minuti ed è ancora la squadra ospite a impegnare gli avversari in un’azione offensiva neutralizzata da Scuffia nell’area piccola leccese.
Dopo una fase di equilibrio, il Lecce torna a farsi vedere in proiezione offensiva e su azione di calcio d’angolo Diniz si ritrova fra i piedi il pallone del vantaggio; il difensore leccese però non riesce a trovare il tempo giusto per il tap-in vincente e manca il tiro decisivo sotto porta.
La seconda frazione di gioco riprende all’insegna di un Lecce più determinato che subito mette pressione al Benevento; al 6′ i salentini sfiorano il vantaggio grazie a un pregevole colpo di tacca di un centrocampista leccese a favore di Doumbia che non centra di qualche centimetro la rete avversaria. Nell’azione seguente è Abruzzese a mettere paura agli avversari con un tentativo di colpo di testa, neutralizzato però dalla difesa campana.
Continua il monologo del Lecce e al 13′ Lopez serve con un cross perfetto lo svincolato Doumbia che però “stecca” clamorosamente il tiro e spedisce il pallone in curva. Gli uomini di Bollini non demordono e al 30′ fanno “esplodere” il Via del Mare: Herrera pesca su calcio di punizione la testa di Papini che come un cecchino infila il portiere avversario e gonfia la rete dedicando il goal a Moscardelli.
Il match si surriscalda e la partita assume ritmi discontinui a causa di diverrsi interventi fallosi, a volte ignorati dall’arbitro. Al 45′ il Benevento sfiora clamorosamente il pareggio con un colpo di testa di Marotta che finisce di un soffio fuori.
L’incontro termina con un brutto fallo del portiere del Benevento che, lontano dagli occhi dell’arbitro, colpisce Embalo; fra le vivaci proteste del pubblico e dei giocatori in campo, il direttore di gara punisce Pane con un cartellino rosso.
Il giudizio: un Lecce rabbioso e determinato affonda la seconda in classifica e si riscatta dalle ultime dolorose sconfitte. Il Benenvento, se non in sporadiche situazioni, non ha fatto paura ai salentini che fino all’ultimo comandano il match e riescono a essere cinici quanto basta sotto porta. Finalmente gli uomini di Bollini respirano e si rimettono in carreggiata per la corsa ai play off, riacquistando anche una parte della fiducia dei propri tifosi.
Da ricordare: curiosa e memorabile è l’esultanza di Romeo Papini in occasione della sua rete, indossa una maschera dalla folta barba in omaggio al compagno di squadra Moscardelli che apprezza e ride in tribuna.
Il migliore in campo: premiato il ritorno di Bogliacino che, dopo diverse settimane di stop a causa di un infortunio, ha dimostrato di essere sempre pronto a dare una mano importante ai propri compagni. Corre, difende e spinge, sarà importante la sua presenza per la corsa ai play off.
L’arbitraggio: ha diretto l’incontro il signor Pietro Dei Giudici di Latini insieme agli assisteni di gara Damiano Margani e Oreste Muto. Propenso all’inizio della gara a non usare i cartellini, il direttore di gara ha poi posto più attenzione agli interventi fallosi ma, a volte, ha giudicato regolari degli episodi più che dubbi. Giusta la decisione a fine gara di punire con il rosso l’intervento scorretto “a luci spente” di Pane nei confronti di Embalo.
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