FABIO VALENTE DEL M5S RISPONDE A DOMI LANZILOTTA DEL NUOVO CENTRODESTRA
Dopo le dichiarazioni di Domi Lanzilotta, Presidente del Gruppo Consiliare del Nuovo Centrodestra, su Tap, non tarda ad arrivare la risposta di Fabio Valente, candidato per il M5S alla Regione Puglia.
‘Leggendo le parole di Domi Lanzilotta, Presidente del Gruppo Consiliare del Nuovo Centrodestra, “Evitiamo deriva estremista e violenta come in Val di Susa”, non potevo non provare un necessario bisogno di controbattere.
Lanzillotta lamenta le violente azioni commesse da soggetti isolati contro i mezzi della società incaricata da Tap di condurre le prime rilevazioni nell’area che ospiterà il gasdotto.
Senz’altro, concordo con il Presidente sull’idea che la contrarietà al progetto non debba mai superare il limite tra opposizione, critica, resistenza da una parte e violenza dall’altra. Non sono pertanto atteggiamenti giustificabili.
È però anche vero che tale progetto è ritenuto controproducente e pericoloso da tutta la cittadinanza interessata dall’approdo, dal Salento tutto e dalla regione stessa (intesa come popolazione), si aggiungano poi comitati ambientalistici e faunistici, associazioni di vario tipo e il Movimento 5 Stelle, che ha sempre mantenuto la sua linea dura nei confronti di quest’opera sconsiderata.
Al contrario, il Nuovo Centrodestra si definisce assolutamente favorevole all’opera, “dall’importanza strategica non solo per il territorio ma per l’Europa”.
In merito, mi preme ricordare che Tap NON fornirà gas alla Regione Puglia, non è pertanto di importanza strategica per il territorio (come invece afferma Lanzillotta), ma trova la sua ragion d’essere soltanto in motivazioni tutt’altro che legate al nostro territorio. Dobbiamo invece ricordare che Tap avrà risvolti negativi in un’area destinata completamente al settore turistico, alla balneazione, alla pesca.
Un gasdotto, inoltre, non è per nulla un’opera “sicura”.
Non possiamo far finta che la cittadinanza, in primis, e tutte le associazioni schieratesi contro la sua installazione, non esistano. Dovremmo tener conto delle problematiche che Tap porterà con sé in questo territorio, dovremmo renderci conto del cambiamento netto che subirà la zona interessata dall’approdo, dovremmo riuscire, insomma, a valutare quali interessi siano maggiormente meritevoli di un’adeguata tutela.
Essere rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni comporta, sopratutto, un preventivo ascolto delle loro istanze, dei loro bisogni e, successivamente, un trasferimento delle stesse nei rami istituzionali di competenza.
Sono mesi e mesi in cui i cittadini alzano la voce sull’inutilità e sulla dannosità del gasdotto, e sono mesi che i loro rappresentanti in Regione continuano a non tenerne conto. È inaccettabile che ci si dimentichi di chi non vuole Tap nel Salento, e sono in tanti, che ci si dimentichi di sentire il punto di vista di chi, d’estate, su quelle spiagge accoglie innumerevoli turisti, che forse, con un gasdotto, non sarebbero più così lieti di trascorrere le loro vacanze da noi.
È inaccettabile sentir dire che il gasdotto deve approdare in Puglia perché ce lo sta chiedendo l’Unione Europea, come sostiene Michele Emiliano.
La politica è fatta di scelte condivise, di interessi da valutare, non di imposizioni dettate da interessi che, non essendo la tutela del territorio e dello sviluppo turistico, mi fanno realmente preoccupare.
Noi, come Movimento Cinque Stelle, vogliamo la piena partecipazione dei nostri cittadini in ogni scelta che implichi un tale impatto, vogliamo trasferire la loro voce e la loro rabbia sana in Regione, per sperare che la Puglia possa finalmente diventare una regione migliore.’
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