RICORDANDO CARMELO BENE
di Carlo Infante___________
Il 16 marzo, ricorre il tredicesimo anniversario della prematura scomparsa del grande Carmelo Bene.
L’anno scorso, l’“Ode a Carmelo Bene” (del poeta leccese Carlo Infante), fu pubblicata nella pregevole antologia poetica nazionale “Umane transumanze” (deComporre Edizioni).
In Otranto (sua città dell’anima) dovrebbe sorgere il suo museo (intanto, si sta restaurando, a tal uopo, l’ex Convento dei Cappuccini).
Proseguono, con successo, le presentazioni del recente e notevole volume (con DVD) curato da Rino Maenza “Carmelo Bene – Cos’è il teatro?! – La lezione di un genio” (Marsilio Editori); l’ultima si è tenuta il 12 marzo, a Torino (presso il prestigioso “Circolo dei lettori”).
Il produttore discografico Maenza, fu stretto collaboratore (per oltre quindici anni) e grande amico del genio salentino, che ha voluto ricordare anche così: «Quando penso al genio, penso a lui con tutte le sfaccettature umane e culturali. Era un grande, aveva colto appieno il sale della vita. Era un maestro».
Recentemente, purtroppo, non è stato possibile presentare tale volume al Palazzo delle Esposizioni di Roma (ma si sta vagliando un altro contenitore prestigioso), dunque riportiamo la lettera che Maenza ha indirizzato (praticamente invano – gli ha risposto il direttore generale del Palazzo, Mario De Simoni) al sindaco della Capitale.
Alla cortese attenzione del sindaco di Roma dott. Ignazio Marino
Illustre Sindaco,
ritengo opportuno metterla a conoscenza di una circostanza in cui una delle più importanti istituzioni culturali della città di Roma, direttamente collegata all’amministrazione comunale, si è resa protagonista di un comportamento a dir poco triste se non più propriamente grottesco.
La vittima di ciò è stato il Maestro Carmelo Bene – naturalmente la sua memoria e la sua straordinaria immagine – proprio lui, uno dei più grandi esponenti della cultura e del teatro italiano nel XX secolo, che aveva eletto la città di Roma come la Sua città che stimava come la capitale della cultura non solo italiana. Carmelo Bene è stato cittadino romano fin dai tempi dell’adolescenza, quando venne a Roma per frequentare l’Accademia di Arte Drammatica.
Il protagonista di questo comportamento sicuramente incredibile e disdicevole è stato il Palazzo delle Esposizioni che, come potrà constatare dalla e-mail trasmessa per mano della responsabile dell’ufficio mostre, Francesca Oppedisano, dopo oltre tre mesi dalla richiesta, ha comunicato un deciso diniego alla possibilità di ospitare nella sala deputata la presentazione del volume “Carmelo Bene – Cos’è il teatro?! La lezione di un genio”.
Vede signor Sindaco, naturalmente chi governa le istituzioni ha il diritto di scegliere e discriminare quel che si fa e quel che non si fa. Ma mi permetto di sottoporre alla sua valutazione un contesto ben diverso e assolutamente eccezionale, ben conosciuto ai dirigenti del Palazzo delle Esposizioni.
Infatti la richiesta dell’editore Marsilio che ha pubblicato il volume con DVD partiva dall’occasione unica e rara che ha coinvolto storicamente il Maestro Carmelo Bene, il Palazzo delle Esposizioni e l’amministrazione capitolina. Nel dicembre 1990 il Comune di Roma, con invito esplicito dell’allora assessore alla cultura Paolo Battistuzzi, invitò il Maesto Carmelo Bene a condividere le iniziative che furono realizzate in occasione dell’inaugurazione per la riapertura del Palazzo dopo il restauro. Carmelo accettò di buon grado, sottolineando la sua piena disponibilità a collaborare con il Comune di Roma, valutando la riapertura del Palazzo come un evento di grande importanza artistica e culturale.
In quell’occasione la sua presenza diventò un ciclo di quattro lezioni che si tennero dal 12 al 15 dicembre 1990 dal titolo “Cos’è il teatro?!”: esattamente il titolo ripreso dal volume pubblicato da Marsilio. Nonostante le ripetute riflessioni e sollecitazioni verso i responsabili del Palazzo fin dal mese di ottobre 2014, una tra tutte la coincidenza che la presentazione del volume avrebbe avuto proprio perché edito nel 25mo anniversario dell’evento originale, la nostra richiesta non è stata accolta. E’ giusto ricordare che nel 2012, in occasione della mostra del fotografo Claudio Abate sulle foto di scena dei film di Carmelo Bene, realizzata al Palazzo delle Esposizioni, la dirigenza, che conosceva bene l’avvenimento del ’90, abbia chiesto la possibilità di proiettare il materiale audio-visivo realizzato durante le lezioni di Carmelo, cosa che non fu possibile attuare per problemi di indisponibilità alla proiezione del materiale, se non dopo un trattamento di post-produzione che il Palazzo dichiarò di non poter sostenere.
Gentile Sindaco, come vede una delle istituzioni culturali più importanti della città è stata maleducata, se non già scortese, nei confronti di un suo concittadino opponendosi ad un gesto “doveroso” di stima che avrebbe avuto anche un positivo ritorno artistico e culturale per le attività del Palazzo stesso.
La ringrazio per la sua attenzione e rimango in attesa di un cortese cenno di riscontro.
Rino Maenza
Category: Cultura
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Ci facciamo le seghe mentali con la pizzica ma poi ad ogni occasione viene fuori il nostro provincialismo.