LECCE-JUVE STABIA: SOTTO LA PIOGGIA INCESSANTE, LEPORE RAGALA I TRE PUNTI ALLA SUA SQUADRA
In uno stadio danneggiato dalla pioggia incessante che è scesa sulla città di Lecce per tutta la giornata, i giallorossi hanno dato prova di carattere e determinazione portando a casa la vittoria per uno a zero contro la Juve Stabia terza in classifica.
La cronaca
Mister Bollini manda in campo Caglioni, Mannini, Lopez, Diniz, Vinetot, Sacilotto, Doumbia, Lepore, Moscardelli, Herrera e Gustavo.
La Juve Stabia del tecnico Pancaro schierano Pisseri, Romeo, Contessa, Burrai, Polak, Migliorini, Nicastro, Jidayi, Di Carmine, La Camera e Gammone.
La prima azione pericolosa arriva proprio al primo minuto con un tiro dalla distanza di Lopez deviato da Pancaro e poi ribadito da Gustavo; anche questo tentativo viene sventato dal portiere campano. Le condizioni difficoltose del campo bagnato rendono difficile alle due squadre il compito di mostrare un gioco fluido e preciso, al 12′ Sacilotto è vittima di un fallo che anche a causa del campo scivoloso gli costa un infortunio. Il centrocampo leccese viene privato di un altro elemento importante, oltre agli assenti Papini, Salvi e Filipe Gomes, e viene ulteriormente rimaneggiato dal tecnico giallorosso che manda in campo Beduschi.
La squadra di casa però mantiene la gestione del match e Moscardelli a metà del primo tempo sfiora il vantaggio con uno stop e tiro al volo che accarezza il palo esterno della porta giallonera. Dopo un timido tentativo della Juve Stabia al 32′ controllato senza problemi da Caglioni, i giallorossi tornano a farsi vedere in avanti con Doumbia che in mezza rovesciata non riesce però a centrare il bersaglio.
Termina sullo zero a zero la prima frazione del match, senza veri e propri brividi e caratterizzata da un manto erboso “pesante” che danneggia le giocate tecniche dei calciatori.
Nonostante l’intensità del vento si faccia sempre più forte, i giallorossi proseguono con le iniziative offensive: al 60′ Pisseri nega a Moscardelli la gioia del goal parando in tuffo un colpo di testa molto insidioso. L’occasione del bomber leccese viene seguita da un cross di Mannini che viene deviato da un difensore avversario traendo quasi in inganno Pisseri; la determinazione mostrata dalla squadra di casa, a differenza dell’atteggiamento volto al pareggio da parte della Juve Stabia, si fa sempre più evidente con un calcio di punizione al veleno battuto dal solito Moscardelli che viene ancora spazzato via.
Il Lecce non demorde, stringe i denti e caccia le unghie all’ 80′ con una “sassata” di Checco Lepore che arriva nell’area avversaria e calcia in corsa un rasoterra micidiale che trafigge il portiere della Juve Stabia e sblocca il risultato. Gli uomini di Pancaro accennano a una ripartenza ma Caglioni è attento a bloccare un calcio di punizione battuto da Burrai e a dare sicurezza alla propria squadra.
Il giudizio: nonostante le condizioni climatiche e del manto erboso fossero decisamente avverse all’andamento positivo dell’incontro, i giocatori leccesi sono scesi in campo con la determinazione giusta e con la convinzione di poter portare a casa i tre punti in un match così importante. Lo scivolone in cui sono incappati a Caserta non ha deconcentrato gli uomini di Bollini che ora riagganciano proprio la Juve Stabia al terzo posto. I campani, a differenza dei salentini, sembravano cercare il pareggio e non sono riusciti a incidere nel corso della partita.
Il migliore in campo: Moscardelli, nonostante oggi non abbia segnato, è stato il vero motore di una squadra ben messa in campo. Il bomber giallorosso ha più volte sfiorato il goal e, come sempre, ha dato dimostrazione di continuità e costanza.
Da ricordare: le lacrime di gioia di Checco Lepore che dopo aver segnato il goal del vantaggio leccese si è lasciato andare in uno sfogo che è segno di attaccamento alla maglia e alla propria città.
L’arbitraggio: insieme agli assistenti di gara Christian Rossi e Daniele Stazi, ha diretto l’incontro il signor Valerio Marini che in più di un’occasione ha mancato l’appuntamento con i cartellini gialli. Moscrdelli, vittima di tre falli evidenti e consecutivi, è stato ammonito per proteste, mentre gli autori degli interventi scorretti sono rimasti impuniti.
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