BUFERA IN CASA GIALLOROSSA: ANTONIO TESORO PREANNUNCIA LA ROTTURA CON IL LECCE E CON LECCE. FABRIZIO MICCOLI PRESIDENTE ONORARIO AD INTERIM?
Con l’arrivo del gelo nella città di Lecce, arriva anche la bufera in casa giallorossa.
La sconfitta dei salentini subita contro la Reggina ha segnato un punto di vera e propria rottura tra la tifoseria leccese e la famiglia Tesoro. La società che ha acquistato il Lecce dopo il disastro “calcio scommesse” a opera di Pierandrea Semeraro, è ora messa fortemente in discussione dai sostenitori giallorossi. Dopo l’esonero di Lerda, ci si aspettava una svolta nei risultati di questa squadra che proprio non riesce a trovare continuità; anche sotto la guida di Pagliari i salentini hanno tentennato per poi crollare a Reggio. Il punto di non ritorno è stato segnato dall’allontanamento dell’allenatore da parte dei Tesoro, decisione inaspettata che ha suscitato nei tifosi leccesi l’impressione che non ci sia una linea ben chiara nella gestione della società. L’arrivo di mister Bollini e la vittoria ottenuta nello scorso match contro il Savoia non sono serviti a placare gli animi ormai in subbuglio soprattutto di una curva nord che non ne può più dell’incubo della Lega Pro. Durante l’ultimo incontro al Via del Mare la squadra è stata accompagnata da cori che si alternavano tra “Tesoro vattene via” e “Tesoro nemico degli ultras”. Dagli spalti, addirittura, si è distinta una voce che urlava “Antonio Tesoro, altro che Direttore Sportivo, sei solo un figlio di papà”.
Qualcosa si è rotto.
Tre anni fa i Tesoro erano visti come i salvatori del Lecce e la fiducia nei loro confronti non era in discussione. Abbiamo visto il DS Tesoro agitarsi, esultare e disperarsi dietro quella vetrina, posta proprio sopra la nostra postazione della stampa, che lo proteggeva dalle intemperie del clima, ma non dalla furia del pubblico leccese. Lo striscione esposto dalla curva con su scritto “svendi il futuro(vivaio) elemosinando il presente (prestito), il fallimento continua, Tesoro vattene via” è stato il segnale più forte che si è voluto lanciare nei confronti della società leccese e come tale è stato percepito dai destinatari.
In un’intervista ai colleghi di “pianetalecce.it” proprio Antonio Tesoro, visibilmente affranto e nervoso, ha espresso il proprio rammarico rispetto alla situazione che si è venuta a creare. Non esplicitamente, ma con frasi difficilmente fraintendibili, il DS giallorosso ha preannunciato il probabile addio della famiglia Tesoro all’ambiente leccese: “Abbiamo superato tutti i limiti, ci hanno chiamati nemici degli ultras nonostante abbiamo sempre concesso il massimo dialogo e la massima apertura. Mi sento ferito, ricevere questo trattamento dopo averci messo animo e cuore è davvero doloroso. Abbiamo rifiutato la partnership con la TAP che ci aveva offerto tanti soldi, l’abbiamo fatto per rispetto proprio nei confronti della mentalità della curva, ma evidentemente abbiamo sbagliato. Mi sento tradito, non c’è qualcosa che mi farebbe cambiare idea. Finché ci saremo noi cercheremo di fare bene e di concludere al meglio questo stagione, non per una questione di futuro ma per dare un senso ai sacrifici portati avanti fin’ora”. L’intervista si è conclusa con un giudizio amaro e polemico nei confronti di un ambiente definito “provinciale” da Tesoro: “Qui la gente parla non perché ama il Lecce, ma per avere visibilità. Del Lecce parla chi non vede il Lecce, e mi riferisco anche a una certa parte della stampa che è piena di pregiudizi assurdi”.
Giovedì, probabilmente, il presidente Savino Tesoro chiarirà il futuro della società davanti alla stampa. Intanto a farsi prepotentemente avanti nel corso di queste ore è la possibilità di una rescissione del contratto da parte di Fabrizio Miccoli che potrebbe non andare in Ungheria, come si supponeva, ma rimarrebbe in terra salentina come presidente onorario del club, con poteri decisionali sul mercato dalla prossima stagione.
A capo del Lecce dunque dovrebbero continuare a esserci i Tesoro fino al termine della stagione in corso, accompagnati da un ingresso nei ruoli dirigenziali del capitano giallorosso. Su chi potrebbe acquistare le quote del club salentino per un futuro molto vicino, però, non se ne ha idea.
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