UNA DONNA DI LECCE FINGE UNA RAPINA, PER APPROPRIARSI INDEBITAMENTE DI 3900 EURO, MA VIENE SCOPERTA DALLA POLIZIA E DENUNCIATA
(t.l.)_______La mattina del 22 gennaio scorso una donna leccese di 54 anni, impiegata in un’ agenzia di assicurazioni, si è presentata all’Ufficio denunce della Questura raccontando di aver appena subito una rapina.
Ha detto di essere stata avvicinata, mentre stava camminando a piedi in viale Gallipoli, nelle vicinanze della sede dell’Anas, all’incrocio con via Lombardia, da due uomini, scesi da un’auto grigia, forse una Lancia vecchio modello.
I due le si avvicinavano spingendola contro una recinzione, per poi rubarle la borsa all’interno della quale vi erano 3.900 euro, provento di alcuni premia assicurativi che la donna stava andando a consegnare nella sede principale dell’agenzia.
Il racconto della donna presentava immediatamente degli elementi di dubbio, primo fra tutti la circostanza che un evento così grave come una rapina, avvenuto in pieno giorno, in un orario in cui viale Gallipoli è particolarmente trafficato, non fosse stato notato da nessuno; appariva altrettanto strano che la donna non avesse individuato con certezza il modello dell’auto a bordo della quale un terzo complice, posto alla guida, sarebbe fuggito insieme agli altri due, subito dopo la rapina, dileguandosi all’altezza del rondò, all’incrocio con viale Otranto; infine, la donna, subita la rapina, anziché chiamare il 113, sarebbe venuta a piedi in Questura attendendo il suo turno all’Ufficio denunce.
Partendo da questi elementi e da alcune riprese di sistemi di videosorveglianza della zona (nella foto, un fotogramma diffuso in mattinata dagli inquirenti), che mostravano la denunciante passare, nei momenti antecedenti la rapina, da viale Gallipoli, senza alcuna borsa, gli investigatori della Squadra mobile iniziavano a sospettare che si fosse inventata tutto per appropriarsi della somma di denaro.
Effettivamente la donna, condotta in Questura e messa di fronte alle proprie responsabilità, ha confessato il reato ed è stata denunciata in stato di libertà per appropriazione indebita e simulazione di reato.
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