BRINDISI: PARCHEGGI ALL’ AEROPORTO A PESO D’ORO / LA LEGGE DEL MERCATO SELVAGGIO

| 21 Gennaio 2015 | 0 Comments

di Roberto De Salvatore  ____________

Chi ha fretta non sempre ha modo di informarsi a quanto ammonti il costo di un servizio. Abbiamo ricevuto pochi giorni fa la segnalazione di una nostra lettrice di una disavventura capitatale all’aeroporto Casale Papola di Brindisi che si assomma a quella di un nostro lettore che ha avuto la stessa sorpresa in quello di Bari. Ad ambedue la brutta sorpresa di vedersi richiedere una somma esosa al momento di prelevare l’automezzo. In tutti e due i casi una mancanza di chiarezza sul costo reale del servizio. Una ambiguità voluta nel rendere l’informazione? C’è da pensarlo. Ma insomma ci sembra sicuramente ridicolo richiedere somme del genere in aeroporti come i nostri in Puglia, somme che non sarebbero giustificate nemmeno negli aeroporti della Malpensa di Milano o al Leonardo da Vinci di Roma. L’amara considerazione che possiamo fare è che a gestire i parcheggi in tutti e due gli aeroporti pugliesi sono due società multinazionali, e quindi obbedienti alla legge del libero mercato…selvaggio.

Ognuno è libero di comportarsi come crede, si, ma in casa propria, e dovrebbe essere la società aeroporti pugliesi a vigilare contro questi che sembrano atteggiamenti vessatori nei confronti della necessità degli automobilisti. Dalla SEAP però nessuna risposta, sembrano assolutamente disinteressati a disavventure a carico di malcapitati, non si capisce oltretutto, come nel caso del Casale Papola, perché i recinti dei parcheggi “low-cost” rimangano costantemente chiusi.

Il punto cruciale della questione però è sempre la stesso, ed applicabile anche nei casi dei parcheggi cittadini: dove ci sono parcheggi a pagamento devono per legge essere previsti dei parcheggi liberi, secondo quanto stabilito dal disposto della L. 3 maggio 1967, n. 317, art. 9, abbondantemente disattesa, considerando quello che avviene ad esempio a Lecce, dove sempre nuovi spazi da adibire a parcheggi a pagamento vengono acquisiti dalla società SGM. Da qui l’esasperazione dei cittadini, costretti alle volte per necessità ed urgenza alla sosta selvaggia, esasperazione dovuta anche all’assoluta intransigenza da parte della società, ma principalmente dell’amministrazione comunale,  di concedere a chi prolunga per un imprevisto la sosta oltre i 15 minuti dalla scadenza  la possibilità di integrare il tempo residuo, versando al posteggiatore la differenza. I ricorsi cominciano a procedere spediti, nonostante le indicazioni del Ministero dei trasporti e dello stesso Prefetto nei confronti dell’amministrazione comunale ad ammorbidire le proprie posizioni, diffide inattese finora dal Comune di Lecce.

Ma tornando alla vicenda dei due malcapitati parcheggiatori in quel di Brindisi e di Bari, quello su cui bisogna agire è la chiarezza e la trasparenza delle indicazioni degli effettivi costi del servizio, o disservizio visto da alcuni, per evitare speculazioni e non aggiungere, in questi tempi di crisi altra tensione, e non rispondere, come nel caso del viaggiatore di Bari: che chi viaggia in aereo può permettersi di pagare quelle cifre. Umorismo fuori luogo indice di assoluta indifferenza di sapore vetero statalista di alcuni dipendenti che pensavamo sinceramente scomparsa.

 

Category: Cronaca

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