DALLA PARTE DELLA GENTE
Il coordinatore regionale dell’associazione culturale “Destra di base” Adriano Napoli interviene sulla “ripartenza del centro destra”, a seguito dell’articolo di Mario Bozzi Sentieri pubblicato in evidenza ieri.
La destra politica per decenni è sempre stata fuori dalle spartizioni di potere, dalle ruberie istituzionali, dagli interessi delle caste.
E’ sempre stata dalla parte della gente, del popolo, della società, del paese, inteso anche come territorio.
Dopo tangentopoli, la destra italiana ha avuto la sua prima vera storica occasione di sostituirsi al governo alla vecchia classe politica corrotta e scornata a livello nazionale.
Invece, la politica dei privilegi conquistò i cuori e le menti del delfino di Almirante e degli altri colonnelli vissuti per anni all’ombra del grandissimo statista, ma lontani anni luce dalla sua portata etica e culturale.
Invece di dare una svolta decisiva alla gestione politica delle istituzioni, gli eredi di Almirante si accucciarono buoni buoni ai piedi del grande imprenditore italiano, erede di Craxi, che con la politica sociale della destra “onesta” di Almirante nulla aveva a che fare…
Così furono immolati sull’altare del potere e dei privilegi tutti i valori e le passioni che avevano sino ad allora distinto la destra italiana dal resto del marciume politico che aveva gestito e rovinato il nostro Paese.
E così, per alimentare questa politica effimera, autocelebrativa e socialmente dannosa, i nostri “capi” di partito ( gli stessi che predicavano la meritocrazia e la politica disinteressata ), hanno cominciato a “purgare” il partito emarginando, snobbando, estromettendo dai vertici locali e nazionali e dalle candidature considerate “buone”, tutti i militanti e i dirigenti che non si erano lasciati conquistare e “impecorire”.
Ecco che , con una classe dirigente priva di sostanza e di dignità…ogni cosa è andata a rotoli…sino alla svendita totale di un intero partito e alla vergognosa e inquietante fine del mito della “destra onesta” che con tanti sacrifici e privazioni ( e umiliazioni ) Giorgio Almirante aveva creato e messo in pratica.
Negli ultimi anni di vita di Alleanza Nazionale molti dirigenti avevano già capito che si stava andando verso la rovina con l’adesione al Pdl.
Anche ad un bambino di prima elementare si sarebbe accorto che il pdl non era un partito che univa Forza Italia e Alleanza Nazionale ma era semplicemente la mascherata annessione di An in Forza Italia.
Chi come me ha partecipato al congresso fondativo, se n’è accorto subito, già in quella primissima occasione.
Purtroppo i nostri dirigenti locali e nazionali, già rassegnati all’idea di dover svendere i nostri valori al miglior offerente, invece di fare quadrato e blindare nel Pdl la nostra storia e la nostra dignità…hanno preferito dedicarsi esclusivamente alla corsa alla candidatura personale, al fine di garantire a se stessi un posto al sole, un po’ di privilegi e l’illusione di poter entrare nelle stanze dei bottoni.
Invece, sono stati solo usati per disgregare una comunità militante fiera e attivissima
( e per questo pericolosa ) e per disperdere valori e passioni militanti al fine di non avere nessun ostacolo, nessuna “coscienza critica interna” che mettesse al repentaglio i loro privilegi partitici ed elettorali.
Così nel Pdl pian piano i veri militanti, i veri interpreti della destra onesta e attiva di Almirante sono stati costretti ad uscire, con le buone o con le cattive, dal Pdl.
La legge elettorale ha fatto il resto e pertanto a fare politica degli ex aennini sono rimasti, per lo più, gli opportunisti e i voltagabbana.
Per questo Destra di Base, l’associazione di ex aennini del Salento, nata due anni prima dello scioglimento di Alleanza Nazionale proprio al fine di preservare i valori e la militanza della destra italiana, da due anni è uscita ufficialmente dal Pdl.
In questi due anni Destra di Base ha lavorato incessantemente per garantire un riferimento politico ( e in futuro anche elettorale ) ai militanti e simpatizzanti di Alleanza Nazionale, per selezionare una classe dirigente seria, attiva e affidabile che si spenda senza compromessi per la tutela del proprio territorio e della propria gente e infine per ottimizzare la portata elettorale del movimento attuando un pieno affrancamento da ogni schieramento elettorale preconfezionato sia di centro che di destra…
Per ultimare il nostro percorso politico è necessario ora rendere chiaro e visibile il nostro messaggio, e organizzare, ovunque si trovi, ciò che resta della militanza e della passione dei tanti ex aennini per troppo tempo ignorati, o peggio ancora sfruttati solo elettoralmente, dal Pdl e non solo.
La politica buona si distingue da quella cattiva per il semplice fatto che chi la interpreta e la pratica non lo fa per guadagno o per carrierismo, ma come volontariato, per migliorare la realtà in cui vive e lavora e per costruire un futuro migliore ai propri figli e alle generazioni che verranno .
Solo la militanza politica attiva e appassionata può dare risultati concreti disponibili per tutti, attraverso la “buona politica del fare” che ha sempre caratterizzato il nostro impegno politico.
E solo una buona organizzazione territoriale, totalmente svincolata da ogni obbligo elettorale con chicchessia, ci può consentire di affrancarci dal gioco sporco e letale della cosiddetta “casta politica”, che per insanabili incompatibilità “etico-istituzionali” ha sempre ignorato, maltrattato e contrastato la nostra presenza sul territorio.
Questo è il nostro obiettivo e per questo stiamo lavorando con l’apertura di nuovi circoli e la individuazione di referenti locali onesti e capaci.
A livello provinciale Destra di Base è guidata da un comitato composto da: Adriano Napoli (coordinatore regionale); Giuseppe Chiffi ( consigliere comunale e coordinatore provinciale); Giuseppe Menallo (assessore comunale e segretario provinciale); Luigi Corvino (assessore comunale e vicepresidente provinciale) e Massimo Caggiula ( consigliere comunale e vicepresidente provinciale ).
Sinora in provincia di Lecce Destra di Base conta 19 consiglieri comunali e 31 referenti locali, alcune centinaia di iscritti e un sito internet:www.destradibase.it.
Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Caro Adriano, la riunificazione in un unico partito, tra AN e FI, se fosse avvenuta in assenza di individualismo opportunista, da parte di taluni elementi, sia di FI che di AN, avrebbe sicuramente portato ad una forte destra moderna ed adeguata ai tempi, scompaginando l’opposizione. In effetti una vera maggioranza assoluta, l’avevamo. Poi, disgraziatamente, causa personaggi prima menzionati, questa alleanza è andata a sfaldarsi, nonostante le vittorie riportate in varie elezioni succedutesi. Gli intenti di questa maggioranza erano scritti in un programma che non è riuscito a vedere la luce, causa distinguo di vario genere, ovvero bastoni tra le ruote di elementi che avevano in mente di tradire tale alleanza, fin dall’inizio. Non sto a dilungarmi sulle motivazioni di queste persone, dico solo che hanno agito per ordine di qualcosa, che è al di sopra di tutta la politica italiana e che gestisce un certo potere (non indifferente, visto i risultati).
Comunque è arrivato il momento che la vera destra politica, seria, si raccolga tutta attorno a chi vuol portare l’Italia a recuperare la sua moralità, onestà intellettuale e politica e portare l’Italia al ruolo che spetta, tra i grandi d’europa. Una parentesi quella vissuta in questi ultimi anni, da dimenticare, nonostante le molte cose buone fatte.
Sig. Bonsegna ha ragione da vendere il momento dell’azione è arrivato. Onore a destra di base per l’impegno il coraggio e la perseveranza sinora dimostrate. Da queste esperienze nasca ora la destra vera, di valori e di militanti , che sino ad ora è sempre disattesa.
MEMENTO AUDERE SEMPER!
Facciamo un movimento politico che parta dalla destra vera, pulita di destra di base e arrivi sino ai moderati del centrosinistra?
E’ possibile? Vorrei sapere che ne pensano i rappresentanti dell’associazione.
grazie