ITALIANI VOLTA GABBANA, SEMPRE PRONTI A RINNEGARE GLI SCONFITTI E A SOCCORRERE I VINCITORI

| 21 Dicembre 2014 | 0 Comments

(v.m.)______E’ già uscito, puntuale come ogni anno in questo periodo,  il nuovo libro – strenna natalizia di Bruno Vespa, intitolato “Italiani volta gabbana”.
Arrivato dopo quarant’anni di ritardo il libro di Vespa ha il merito di raccontare in modo credibile ciò che una parte della mia generazione gridava ai quattro venti, la verità che quella società non voleva ascoltare. Oggi, dopo i saggi anticipatori di Nino Tripodi, quelli di Pansa e tanti altri vecchi e nuovi sul tema, le riflessioni del noto conduttore televisivo.
Nati come popolo più tardi degli altri, gli Italiani sono da sempre volubili e inaffidabili nella vita politica prima che in quella privata. Bruno Vespa ne fa un ritratto spietato e a tratti divertente, sottolinenado alcune caratteristiche nazionali rimaste invariate negli ultimi cento anni.

Già nel conflitto mondiale del 1915-18, i nostri alleati erano sempre sull’allerta, in attesa di un nostro cambio di bandiera. La nostra reputazione e affidabilità non era sicuramente delle migliori. Eravamo considerati già allora proprio dei voltagabbana, pronti a cambiare alleanza a seconda di dove soffiasse il vento della vittoria.

Infatti fu così, l’alleanza virò nel corso della Grande Guerra e continuò con l’avvento del fascismo quando tutti furono pronti a vestirsi di camicie nere, a cantare inni, seguendo il Duce e le sue promesse di invincibilità.

Gli stessi amanti del fascismo furono poi pronti a cambiare colore il 25 luglio 1943, lesti addirittura a imbracciare le armi contro lo stesso capo che avevano fino ad allora idolatrato. Vespa, da giornalista e da amato conduttore televisivo di Porta a porta, ci racconta un volto poco amato della nostra italianità, ma incredibilmente vero, fino all’oggi.

Con sguardo critico l’autore punta il dito contro chi ha prima appoggiato Berlusconi e poi non ha esitato a votare contro di lui e contro chi si è improvvisamente scoperto fascista nel momento del successo di Alleanza Nazionale per poi affermare, all’indomani della sconfitta: “Fini chi?” Tutto per arrivare a Renzi, bistrattato dopo la sconfitta con Bersani e ora seguito da una massa di sostenitori, gli stessi che lo avevano beffeggiato. Secondo il giornalista, il nostro quindi è un destino storico da cui difficilmente ci libereremo. Siamo un popolo di opportunisti. Meglio fare i conti con questa realtà.

Category: Libri

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.