Calcioscommesse, con la sentenza della magistratura ordinaria si torna su quel Bari – Lecce truccato: Semeraro e Quarta condannati a un anno e mezzo, risarciti i tifosi

| 26 Novembre 2014 | 0 Comments

di Laura Ricci_______

Quello del calcio scommesse è  un capitolo che fa sempre male al cuore degli appassionati di calcio e soprattutto ai tifosi delle società in questione che vedono macchiare quello sport e quella squadra che tanto amano.

Il capitolo che oggi è stato ripreso dalla procura di Bari è quello che si riferisce al derby Bari-Lecce disputato in Serie A il 15 maggio 2011 e vinto dai salentini per 2 a 0. Il 2 aprile 2012 il giocatore ex Bari Andrea Masiello ha ammesso di aver truccato l’incontro regalando una rete ai giallorossi con quel clamoroso autogoal che i tifosi leccesi e baresi ricorderanno bene. Con quella vittoria, il club dell’ex presidente Pierandrea Semeraro riuscì ad agganciare la salvezza condannando alla retrocessione la Sampdoria e lo stesso Bari. Masiello ha confessato di aver ricevuto una somma che si aggira intorno ai 200 mila euro dagli “emittenti” salentini Carlo Quarta, Marcello di Lorenzo(amico di Masiello) e lo stesso Semeraro; in seguito al patteggiamento, ha subito la condanna di un anno e dieci mesi di reclusione. Dopo tre mesi di carcere per frode sportiva, il giocatore ha ottenuto gli arresti domiciliari grazie alla valutazione del giudice Guida.

La conseguenza di tutta questa storia di inganni e tradimenti, ha travolto anche il Lecce che si è visto obbligato a retrocedere in Lega Pro nella stagione 2012/13 e a ricostruire una società poi acquistata dalla famiglia Tesoro che rimetterà in sesto l’ambiente giallorosso.

Semeraro, uno dei protagonisti della combine fra Lecce e Bari, è stato deferito dal procuratore Stefano Palazzi per illecito sportivo e condannato a cinque anni di inibizione(impossibilitato dunque a intavolare trattative in prima persona) poi ridotti a quattro nel gennaio del 2013.

Il capitolo calcio scommesse non era ancora chiuso: il 12 novembre scorso il pm della procura di Bari Ciro Angelillis ha chiesto il carcere per i protagonisti del derby truccato Semeraro, Quarta e di Lorenzo; a questa si è aggiunta la richiesta di un risarcimento dei danni da parte dei tifosi di Lecce, Bari, della Figc e della Confconsumatori pari a 1,5 milioni di euro. Questo pomeriggio è arrivata la sentenza da parte del giudice monocratico Valeria Spagnoletti: un anno e mezzo di reclusione per Semeraro e Quarta che dovranno pagare anche una multa di diecimila euro oltre a cinquemila euro destinati alla  FIGC e diecimila euro alla Confconsumatori, nove mesi invece per Di Lorenzo. Giustizia è stata fatta anche per i tifosi che riceveranno quattrocento euro per uno da parte dei tre protagonisti della sentenza odierna; contrariato l’ex presidente leccese che è già intenzionato a presentare ricorso.

La sentenza sicuramente non servirà a riportare il Lecce nelle categorie superiori, il risarcimento ai supporters non guarirà le ferite di un popolo che ancora ricorda con rabbia l’episodio di un derby truccato e la decisione di segregare i giallorossi in Lega Pro, ma ora i colpevoli stanno pagando ed è il momento di guardare avanti verso la conquista della Serie B.

 

Category: Costume e società, Sport

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