INDIVIDUATO E DENUNCIATO DAI POLIZIOTTI DI GALLIPOLI IL TRUFFATORE DEI BANCOMAT
(t.l.)_______E’ stato individuato e denunciato all’autorità giudiziaria per tentato furto aggravato l’uomo che la sera dello scorso 11 ottobre cercò di mettere in atto ai danni di un istituto di credito di Gallipoli una tecnica di manomissione degli sportelli bancomat nota come “cash trapping”. Si tratta di un cittadino di Gallipoli, di 46 anni, già noto e quindi riconosciuto dagli agenti del Commissariato di Polizia attraverso la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza di cui è munita la filiale.
Quella sera gli agenti delle volanti del Commissariato ionico intervennero presso una filiale di un Istituto di Credito su Corso Italia in quanto una cliente, mentre effettuava un’operazione di prelievo tramite sportello bancomat, al posto delle banconote, si era ritrovata fra le mani un manufatto in lamiera sagomato con del nastro adesivo incastrato al centro, espulso dalla fessura erogatrice. La donna, peraltro, aveva regolarmente ritirato la ricevuta che attestava l’avvenuta erogazione del denaro, pari alla somma di 250 euro.
Appariva da subito chiaro agli agenti intervenuti di trovarsi di fronte ad un maldestro tentativo di utilizzo della tecnica fraudolenta nota come “cash trapping”: l’utente conclude l’operazione, ma i soldi non escono, ingenerando l’idea che la mancata erogazione dipendesse da un problema della banca. A quel punto, di solito, il cliente si allontana per reclamare il disservizio ed i truffatori recuperano indisturbati il bottino rimasto incastrato nella feritoia. In questo caso l’anziana signora ritrovatasi il pezzo di lamiera tra le mani non si era allontanata, richiedendo subito l’intervento di una pattuglia del 113, ai cui operatori, dopo aver raccontato l’accaduto, consegnava l’oggetto metallico.
La visione delle immagini del sistema di videosorveglianza di cui è munito la banca, combinata all’esame della registrazione delle operazioni bancomat, faceva emergere i primi elementi di responsabilità a carico dell’indagato, che venivano avvalorati dagli esiti della perquisizione domiciliare effettuata l’altro ieri, nel corso della quale venivano rinvenute altre parti di lamiera, il nastro gommato dello stesso tipo e colore ed una piccola tronchese (nella foto).
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