VALERIO MELCORE: QUALI INTERESSI STANNO DIETRO LE PROBLEMATICHE DELLE AFFISSIONI A LECCE?
L’AMMINISTRATORE DELLA “SUD PUBBLICITA'” VALERIO MELCORE (nella foto) HA DIFFUSO LA SEGUENTE NOTA____________
“Apprendiamo che, per mettere fine al proliferare di cartelli all’interno della città di Lecce, lunedì 10 è stato convocato un Consiglio Comunale che dovrà esprimersi circa l’eliminazione della lettera S dagli articoli 3 e 4 del Piano Generali degli Impianti Pubblicitari.
Il PGIP ai su citati articoli, alla lettera S, prevede che se almeno 1/6 del cartello viene utilizzato per Comunicazione di pubblica utilità, lo stesso può essere installato in deroga alle distanze o ai limiti previsti dallo stesso Piano.
Cosa determinerà l’eliminazione di questo punto in merito alla riduzione del numero di cartelli in città? NULLA.
L’unico effetto che determinerà è quello di annullare la concessione ad un determinata azienda, per poi magari quegli stessi impianti concederli ad un’altra azienda in un’altra posizione.
Infatti il problema del sopraffollamento degli impianti in città non è determinato dalla tipologia dei cartelli, ma dalla quantità.
Nella città di Lecce il Piano prevede una superficie complessiva di mq.16,500, di cui mq.9.000 per le affissioni, e mq. 7.500 per la cartellonistica, o se si preferisce, per la pubblicità esterna permanente.
Si fa presente che questa quantità (mq.7.500) non si è ancora esaurita, il che vuol dire che altre centinaia di impianti dovranno essere autorizzati.
Per quanto riguarda le due aziende che sono in possesso di autorizzazioni di questo genere, sono due, un’azienda leccese che ha installato circa 30 paline di mq.1, e una di Bari che ne ha installate un centinaio di mq.2.
Nei prossimi giorni, se la Categoria di Comunicazione Lecce lo riterrà opportuno, sarà indetta una Conferenza stampa, durante la quale tratteremo l’intera vicenda della cartellonistica a Lecce, affissioni comprese, e quali interessi stanno dietro.
Se esistono lotte all’interno dei diversi uffici comunali, se le diverse aziende che si occupano di pubblicità, sono trattate allo stesso modo oppure no.
Cercheremo di spiegare tutti i dettagli di una vicenda che può sembrare ingarbugliata, ma solo perché c’è qui la si vuole rendere tale, perchè a ben guardare è di una semplicità sconcertante: infatti, si potrebbero definire e risolvere definitivamente tutte le problematiche legate alla cartellonistica, se solo lo si volesse, ma evidentemente, purtroppo, manca la volontà di farlo”.
Qui di seguito l’ estratto dal PGIP in questione:
s – MEZZI PUBBLICITARI CARATTERIZZATI DALL’ABBINAMENTO TRA UN MESSAGGIO PUBBLICITARIO E/O PROMOZIONALE E LA FORNITURA DI UN SERVIZIO RITENUTO SOCIALMENTE UTILE E RILEVANTE. Disciplina e limitazioni: in considerazione del particolare interesse che tali mezzi rivestono
per il Comune in quanto potenziali strumenti di comunicazione al servizio della collettività, è consentita l’installazione, anche in deroga alle particolari limitazioni e prescrizioni previste per i mezzi pubblicitari dal presente P.G.I.P. e alle distanze dalle intersezioni, dal limite della carreggiata e tra impianti pubblicitari previste dal Codice della Strada.
Si precisa che la fornitura del servizio abbinato al messaggio promozionale non potrà avere uno spazio inferiore a 1/6 rispetto alla potenzialità di comunicazione del mezzo.
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