Buone notizie per gli automobilisti leccesi/ NON VALE LA MULTA PER “GRATTINO” SCADUTO

| 13 Ottobre 2014 | 1 Comment

“Le aree di parcheggio a pagamento non prevedono il rinnovo del ticket alla scadenza del tempo pagato. Può e deve essere richiesto il pagamento per il tempo residuale non pagato, che è diverso dalla sanzione per omesso pagamento”.

E’ quanto fra le altre cose ha scritto il giudice di pace Giuseppe Paparella che oggi ha dato ragione ad un automobilista leccese multato perché il suo così detto “grattino” era scaduto, annullando la sanzione.

Insomma, si può multare chi non paga, ma non chi paga e poi però prolunga la sosta: in questo caso può essere chiesta la differenza per cui si è prolungata la sosta, ma senza multa.

Category: Costume e società

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Comments (1)

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  1. redazione ha detto:

    SULLA QUESTIONE ABBIAMO RICEVUTO OGGI, GIOVEDI’ 16 OTTOBRE, UN COMMENTO DEL CONSIGLIERE COMUNALE PAOLO FORESIO, CAPOGRUPPO DEL PD, CHE QUI DI SEGUITO VOLENTIERI PUUBLICHIAMO:
    Un’altra sentenza contro le multe per grattino scaduto, l’ennesima riprova della bontà della battaglia sulla reintroduzione dell’avviso bonario, che abbiamo portato più volte all’attenzione del consiglio comunale. Ma la maggioranza di Palazzo Carafa ha sempre bocciato le nostre proposte.
    La recente sentenza del Giudice di Pace è in linea con il parere espresso dal Ministero dei trasporti, secondo il quale sostare nelle strisce blu oltre l’orario indicato sul grattino non può dar luogo ad alcuna multa ma solo al pagamento della differenza per il periodo di permanenza in più.
    Che cosa stanno aspettando ancora, quindi, Comune ed Sgm a ripristinare l’avviso bonario, che permetteva ai cittadini di pagare solo una somma minima forfettaria e di non vedersi recapitare a casa le temutissime buste verdi?
    I leccesi ce lo chiedono a gran voce perché è chiaro a tutti che pagare 40 euro a fronte di mezz’ora di sosta in più nelle strisce blu è a tutti gli effetti un’autentica vessazione. Sono soldi che entrano nelle casse della società partecipata del Comune ingiustamente e che, fra l’altro, in tutto questo tempo non sono certo serviti a migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico.
    Quindi, basta fare melina, come si dice in gergo calcistico, basta prestare il fianco a inutili e dannosi ricorsi. Che Palazzo Carafa ripristini la condizione di legalità, reintroducendo l’avviso bonario una volta per tutte.

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