L’auto prende fuoco a motore spento, la Peugeot dovrà risarcire i proprietari.
Importante vittoria dei proprietari di una Peugeot 207, Carmine Calzolaro e Rosaria Russo, entrambi di Matino, ottenuta grazie all’associazione Codici Lecce codici.lecce@codici.org e al suo segretario provinciale, avvocato Stefano Gallotta, esperto in tema di risarcibilità dei danni da vizi di conformità degli autoveicoli.
La sentenza del giudice Cosimo Calvi, del tribunale di Casarano porta la data del 18 settembre scorso e si riferisce a una causa iniziata 6 anni fa.
L’importo della condanna è di circa 10mila euro per i danni causati alla macchina da un difetto di fabbrica dell’impianto elettrico e di oltre 4500 euro per le spese di lite, poste a carico della concessionaria Sperti Veicoli Srl, in rappresentanza della casa produttrice Peugeot.
Nell’agosto 2008, la Peugeot 207, appena 2 anni di vita, parcheggiata in una via di Matino, prendeva improvvisamente fuoco a motore spento. L’incendio si propagò rapidamente fino a coinvolgere l’intera vettura e a distruggerla irrimediabilmente.
Sia i Vigili del Fuoco di Gallipoli, intervenuti sul posto insieme ai Carabinieri della stazione di Matino, sia la perizia disposta dal giudice e affidata al tecnico Sergio Leo, stabilirono che l’origine dell’incendio era da ricondursi a cause elettriche.
Visti vani i tentativi di ottenere un risarcimento in via bonaria, i malcapitati proprietari adivano le vie legali e, dopo un iter giudiziario durato circa sei anni, oggi ottengono giustizia da una sentenza che non è passata in giudicato.
Il giudice si è convinto del nesso causale tra l’incendio e il difetto dell’autovettura anche sulla scorta della documentazione prodotta dall’avv. Gallotta, segretario dell’associazione di tutela dei consumatori Codici Lecce, dalla quale risultano i frequenti richiami effettuati dalla casa madre sul modello Peugeot 207, per verificare eventuali anomalie nell’impianto elettrico dovute allo scorretto posizionamento del capocorda dell’alimentatore. Circostanza questa che veniva confermata dalla testimonianza del direttore regionale della Peugeot Automobili Italia.
“Questa sentenza – evidenzia Stefano Gallotta – costituisce un interessante precedente giurisprudenziale e conferma la validità dell’impianto normativo in materia di difetto di conformità della cosa venduta e di responsabilità per danni causati da prodotti difettosi e pericolosi”
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