Coppie meno violente se fumano erba insieme? o rischio di depressione e schizofrenia?
Fumare “erba” aiuterebbe la coppia o quantomeno renderebbe più “dolci” i rapporti quotidiani. Non sappiamo se é veramente così, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, però uno studio condotto dall’Università di Buffalo (Stato di New York) potrebbe far cambiare idea anche a qualche proibizionista. La notizia è stata data dal Washington Post e ripresa da Cosmopolitan. La ricerca in questione avrebbe evidenziato una minore propensione alla violenza domestica in quei partner che fanno uso di marijuana insieme. Per stabilirlo con un grado scientifico di obiettività, i ricercatori si sono avvalsi di 634 coppie dal 1996 a oggi. Monitorando le loro abitudini su alcol, droga e la loro tendenza all’aggressività nei confronti del partner. Già altri studi in passato hanno stabilito una minore propensione alla violenza domestica in quelle coppie che fumano erba. Ma questa ricerca è la prima a monitorare tale propensione in un lungo arco di tempo. Una correlazione tra il fumare cannabinoidi e un matrimonio senza conflitti sembra dunque esserci. Anche se i ricercatori stanno ancora cercando di stabilire il perché ciò accada. L’ipotesi più accreditata sembra essere quella per cui l’uso cronico di marijuana induca un continuo stato di, almeno apparente, felicità. Ciò renderebbe i consumatori contenti anche del loro matrimonio, pur essendoci cose che magari non funzionano.
ndr
Insomma come avrebbe detto mio nonno ” quanti bicchieri te mieru me biu, tanti pensieri te capu me lleu”.
E ora leggiamo chi invece ha un’altra idea riguardo alla droga.
Ultimamente la ricerca scientifica si sta particolarmente dedicando agli effetti negativi della Cannabis, per il grandissimo disappunto del Partito Radicale (e dell’Unione degli atei pseudorazionalisti che sostiene ufficialmente i Festival Antiproibizionisti). In Ultimissima 17/10/11 informavamo che la rivista scientifica“Addiction Biology” ha pubblicato uno studio realizzato da Roy Otten del Behavioural Science Institute of Radboud University Nijmegen, con il quale si dimostra come il fumo di cannabis porta ad un aumento del rischio disviluppare sintomi depressivi.
Ad esso sono seguiti altri due studi molto importanti (e molto scomodi per l’area culturale laicista). Una meta-analisi svolta dai ricercatori della Columbia University ha infatti esaminato il legame tra uso di marijuana da parte dei conducenti e il rischio di un incidente d’auto, scoprendo che essi hanno più di due volte di probabilità di essere coinvolti in incidenti automobilistici. I ricercatori hanno anche trovato prove che il rischio di incidenti aumenta con la concentrazione di composti della marijuana nelle urine e la frequenza dell’uso di marijuana auto-riferito. Secondo i ricercatori, 8 di 9 studi hanno trovato che i guidatori che fanno uso di marijuana hanno significativamente più probabilità di essere coinvolti in incidenti rispetto ai guidatori che non lo fanno. I risultati dello studio, finanziato dal National Institutes of Health, sono pubblicati su Epidemiologic Reviews.
Il secondo studio in merito, uscito dopo pochi giorni, è quello realizzato da un team di neuroscienziati dell’Università di Bristol, pubblicato sul “Journal of Neuroscienc”, secondo cui il consumo di cannabis causa un disaccoppiamento, una disarmonia tra le funzioni di due importanti zone del cervello: l’ippocampo e la corteccia prefrontale. Di conseguenza l’uso di marijuana danneggia la memoria, la capacità decisionale e provoca disturbi neurologici simili a quelli della schizofrenia, come lo stato confusionale.
Nonostante tutto questo, nella pagina ufficiale di Facebook di Marco Pannella e quella del Partito Radicalesi può notare come, alla faccia della ricerca scientifica e della salute dei loro adepti, essi aderiscano apertamente alle pagine sulla legalizzazione della Marijuana.
Linda Gridelli
Category: Costume e società