SPECCHIA: MALTRATTA I FAMILIARI E AGGREDISCE I CARABINIERI, ARRESTATO
I militari della Stazione Carabinieri di Specchia (Le) hanno tratto in arresto in flagranza di reato SANAPO Rocco classe 1958, censito BB. DD. FF. PP. I reati contestati sono maltrattamenti i n famiglia e resistenza a P.U. Durante un servizio perlustrativo, la pattuglia della Stazione di Specchia, su richiesta della centrale operativa del Comando Compagnia di Tricase, veniva inviata presso l’abitazione del Sanapo ove la moglie lamentava il fatto che il marito convivente non le consentiva di accedere all’interno della stessa. I militari, già a conoscenza della delicata situazione familiare e dei continui atti vessatori posti in essere da SANAPO Rocco nei confronti della moglie, accorrevano per verificare quanto stesse accadendo. Giunti sul posto, mentre la donna, presa dalla disperazione, rimaneva nelle vicinanze senza farsi notare dal marito, i militari cercavano di istaurare un dialogo con SANAPO Rocco il quale, posto all’interno dell’abitazione, non consentiva l’accesso ed affacciandosi dal terrazzo, con tono minaccioso, rivolgendosi ai Carabinieri presenti, proferiva ripetutamente testuali parole in dialetto leccese: “VE NE DOVETE ANDARE ALTRIMENTI PRENDO QUALCOSA E VE LA LANCIO IN TESTA. ANDATE VIA ALTRIMENTI OGGI PER VOI FINISCE MALE. VE NE DOVETE ANDARE E NON MI DOVETE PIU’ ROMPERE I C….”. In considerazione del comportamento assunto da SANAPO e dei suoi numerosi precedenti specifici, i militari decidevano di allontanarsi dall’abitazione al fine di scongiurare episodi spiacevoli, mentre la consorte, in evidente stato di agitazione, veniva invitata presso gli uffici della locale Stazione per sporgere denuncia querela nei confronti del marito, poiché ritenuto responsabile della ipotesi di reato di cui all’art. 572 (maltrattamenti nei confronti di familiari). Dopo aver sporto la suddetta denuncia querela, i militari dell’Arma continuavano la loro assistenza alla donna, decidendo di accompagnarla presso l’abitazione al fine di consentire alla stessa il legittimo accesso. Giunti sul posto, SANAPO Rocco, lasciando la chiave inserita nella serratura della porta d’ingresso, non consentiva l’accesso a nessuno e continuava a proferire testuali parole:” VE NE DOVETE ANDARE. NON MI ROMPETE I C….” Solo grazie al successivo intervento del fratello del SANAPO, anch’egli presente all’interno dell’abitazione, è stato possibile accedere all’interno della stessa ma, una volta entrati, SANAPO Rocco inveiva nei confronti dei militari, di sua moglie e di suo figlio, anch’egli intervenuto sul posto. Infatti, SANAPO Rocco, alla vista dei presenti, iniziava ad urlare riferendo a tutti, con tono minaccioso, testuali parole in dialetto leccese: “VE NE DOVETE ANDARE. USCITE DA CASA MIA.” Nel contempo, SANAPO Rocco prendeva due oggetti posti sulla scarpiera della sala d’ingresso e, dirigendosi verso i presenti rimasti in prossimità della porta d’ingresso, li lanciava con violenza all’indirizzo dei Carabinieri e della moglie, senza però colpire alcuna persona. A seguito di ciò veniva subito bloccato dai Carabinieri i quali a loro volta invitavano tutti i presenti ad uscire fuori per riportare la calma. Dopo poco tempo, sentendo ancora il tono della voce del padre in evidente stato di agitazione, il figlio decideva di rientrare in casa per calmarlo. Appena entrato lo stesso veniva immediatamente aggredito dal padre, in un primo momento solo verbalmente, successivamente veniva avvicinato, braccato e colpito con un pugno sul volto. Con molta difficoltà, i tre militari dell’Arma intervenuti riuscivano a frenare la reazione violenta di SANAPO Rocco, mentre il figlio, colpito al volto e impaurito, usciva nuovamente da casa per non farvi più rientro. SANAPO Rocco, nonostante la fattiva resistenza, veniva immediatamente bloccato e tratto in arresto. Dei fatti veniva dato avviso al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce , nella persona del P.M. Dott.ssa Stefania Maria Mininni, la quale disponeva, dopo le formalità di rito, la traduzione di SANAPO Rocco presso la Casa Circondariale di Lecce
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