SIAMO GIUNTI AL RAZZISMO ALLA ROVESCIA QUELLO CONTRO L’ITALIANI.
Questa foto è stata scaricata dalla rete. Dimostra come le istituzioni sono prive di attenzione nei confronti degli italiani più poveri, mentre Stato, Regioni, Provincie e Comuni, finanziano associazioni che si occupano di persone che giungono da paesi lontani. A lungo andare questo stato di cose genererà una guerra tra poveri, e pensare che la si possa scongiurare cambiando il vocabolario degli italiani e pura utopia. Potremo anche dire “ambulante extracomunitario privo di autorizzazione” invece di ” vu cumprà”, ma i problemi non si sposteranno di un millimetro.
ndr
Un Ministro, per il quale, a scanso di equivoci, non abbiamo alcuna simpatia, dice che gli italiani non ne possono più di farsi infastidire da ” vu cumprà”. E che bisogna difendere le imprese italiane dalla contraffazzione e i cittadini da prodotti che spesso sono pericolosi per la salute.
Queste sarebbero frasi razziste? difendere le imprese e i cittadini italiani è razzismo? Non è forse invece esattamente il contrario che ci sono associazioni che hanno percepito milioni di euro, e continuano a percepirli, per difendere gente che apre fabbriche semiclandestine con all’interno persone ridotte in schiavitù che lavora materiale giunto da paesi dove non vi è nessun controllo, che fanno concorrenza agli italiani , con venditori extracomunitari ambulanti che non solo non pagano le tasse, ma la cui merce non è sottoposta ad alcun controllo. Diversamente non si capirebbe perchè scappano tutte le volte che arrivano i vigili urbani.
In quanto a ignorare la realtà basterebbe vedere quante imprese italiane hanno chiuso e quante imprese straniere hanno aperto nel nostro paese, per non parlare di quelle che proprio non risultano.
Poi è evidente che ci sono persone giunte da altri paesi che rispettano le leggi del nostro paese, e fanno il loro dovere al pari di tanti cittadini italiani.
Costoro è evidente che non hanno nulla da temere, da eventuali controlli se sono in regola.
Tra un pò si rischierà di essere denunciati per razzismo se si dirà di preferire le bionde alle brune, o di preferire l’uva bianca a quella nera.
Viviamo in una nazione che ha superato la soglia dell’ipocrisia e sta sprofondando nel ridicolo.
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Riceviamo e come sempre pubblichiamo, ma stavolta abbiamo avuto l’impressione che l’ideologia abbia veramente superato il buon senso.
Frasi di Alfano razziste e intollerabili. Lo “Sportello dei Diritti” e l’associazione dei senegalesi “Teranga” denunciano il Ministro perché istiga al razzismo.
«Gli italiani sono stanchi di essere insolentiti da orde di “vu cumprà”, dobbiamo radere al suolo la contraffazione». Una frase apparsa sulla stampa di ieri che non credevamo potesse essere proferita dalla più alta autorità nazionale che si dovrebbe occupare dei problemi dell’immigrazione e non istigare al razzismo. Perché una cosa é la tutela del Made in Italy e la lotta alla contraffazione che dev’essere combattuta soprattuto sul fronte della produzione ed un’altra usare un linguaggio triviale e che viene dal più oscuro passato e non prende atto che in Italia ci sono ancora problemi di reale integrazione e fenomeni d’intolleranza che possono venire fomentati dalle parole di chi dovrebbe dare l’esempio, per primo. Ed in questo caso, il Ministro dell’Interno Alfano si é dimostrato degno della peggiore propaganda dei regimi xenofobi e di una sottocultura figlia dell’ignoranza e della scarsa conoscenza della realtà.Ecco perché Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – associazione da sempre in prima linea per l’integrazione e contro ogni discriminazione – e Sitapha Diarra, presidente dell’associazione per l’integrativa partecipativa “Teranga”, senegalese e già commerciante ambulante, hanno deciso di presentare un esposto – denuncia alla Procura della Repubblica di Lecce affinché la magistratura inquirente verifichi la sussistenza di violazioni della Legge Mancino (legge 25 giugno 1993, n. 205) da parte del ministro Alfano.Gli esponenti delle due associazioni rilevano infatti, come l’onorevole Alfano adotti formule abbandonate da anni e sinonimo di razzismo allo stato puro che non prendono atto dell’effettivo contesto socio culturale che si é venuto a creare nel tempo, nel quale la stragrande maggioranza dei commercianti ambulanti di nazionalità extraUe sono persone oneste che campano del proprio lavoro senza arrecare alcun danno alla collettività e che quindi contribuiscono al Pil nazionale.
Creare ad arte, con annunci di tale livello, un clima di “caccia alle streghe” degno della peggiore inquisizione non fa altro che fomentare all’odio razziale ed aizza coloro che in sparutissima parte vivono nella criminalità ledendo quel difficile equilibrio che un Paese naturalmente accogliente come il Nostro riesce a stenti a raggiungere in un momento di crisi nel quale la diversità viene percepita come un pericolo per sé e per il prossimo.Si trinceri, dunque, il Ministro dietro una quantomai probabile richiesta d’immunità parlamentare, ma ciò che ha fatto rimane un evento gravissimo che ci auguriamo sia immediatamente sconfessato.
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