ABBATTUTO QUESTA MATTINA UN TERZO PINO. GLI AGGIORNAMENTI SULL’INCREDIBILE VICENDA CHE SI STA CONSUMANDO A CAMPI SALENTINA
(Rdl – in aggiornamento della nostra nota “reazioni e commenti” di questa mattina ) Continua l’abbattimento dei pini a Campi Salentina, senza che niente e nessuna riesca a fermare quello che pare un vero e proprio atto di arroganza, incompetenza e superficialità.
L’agronomo Cristian Casili ci ha telefonato, per riferirci che l’amministrazione di Campi pare abbia promesso la sostituzione degli alberi abbattuti con tigli, il che, oltre a non giustificare minimamente quanto sta compiendo, aumenta le perplessità, dal momento che i tigli sono inadatti e inopportuni in un contesto urbano, come riconosciuto all’unanimità dagli specialisti e come ci ha cortesemente spiegato: e del resto occorrerebbero comunque anni e anni per vederli crescere. Mentre i pini come quelli di Campi, perfettamente sani, hanno un enorme valore naturalistico, paesaggistico e storico, ci ha ribadito Casili.
Ci ha anche espresso le sue proprie perplessità sulla presunta autorizzazione della Forestale, argomento su cui non è stato possibile nessun approfondimento.
L’amministrazione di Campi non ha creduto di rispondere alle nostre sollecitazioni.
Ne prendiamo atto, perché anche il silenzio a volte sa essere eloquente.
Qualche mese fa a Lecce, al quartiere Santa Rosa, nei pressi del Coni, in una zona amata dai Leccesi per le loro attività sportive, l’amministrazione comunale si rese responsabile di un altro “massacro” di pini, in un vero e proprio boschetto, oasi di verde e di fresco: senza consultare i residenti, in un punto già congestionato dal traffico per la presenza di una grande scuola, vendette il terreno a un’impresa edilizia, la quale, come primo atto dell’insediamento abitativo di lusso che sta realizzando, pensò bene di tagliare gli alberi.
Il tutto senza consultare i residenti, senza avviare informazioni, e accogliere le naturali proteste, di nascosto, come se i beni primari fossero degli amministratori politici, che possono disporne a loro piacimento, e non di tutti. Ma almeno un senso l’operazione ce l’aveva: disgustoso, esecrabile, quanto si vuole, legato alla logica del profitto più becero, ma ce l’aveva.
In questa vicenda di Campi, a parte la maggiore portata della distruzione, di incredibile c’è che non si riesce a capire – a capire, non a condividere, ma nemmeno a sapere – il senso quale sia.
“Manovrare” qualche centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici ottenuti per il “rifacimento” del manto stradale basta a far ordire e compiere questo vero e proprio misfatto?
Il sospetto è che la risposta sia un sì. Il sospetto è l’anticamera della verità. Ed è necessario pure urgentemente entrare nelle altre stanze.
Comunque, come spesso accade, la comicità, sia pur involontaria, subentra alla tragedia: i lavori sono stati battezzati dall’amministrazione “Campi si fa bella”.
Una novità dall’Ente protezione animali, che ha diffuso una nota:
“L’ abbattimento causerà un danno gravissimo per gli animali – specie gli uccelli – che hanno su questi alberi il loro habitat naturale, e per la biodiversità della località salentina.
Gli abbattimenti degli alberi stanno avvenendo proprio nella fase di nidificazione e di dipendenza dei piccoli dai genitori, che, per l’avifauna come per i mammiferi, rappresenta uno dei periodi più delicati dal punto di vista biologico. Un periodo talmente delicato da essere oggetto di una specifica “tutela” da parte della normativa europea (direttiva 147/2009) e nazionale (157/1992) che vietano di uccidere, danneggiare o disturbare l’avifauna nidificante. Oltretutto, si ravvisa anche la violazione della legge 189/2004 contro il maltrattamento degli animali, e per queste motivazioni invieremo al più presto una formale diffida al comune chiedendo almeno di rimandare i lavori a settembre, a nidificazioni avvenute.
Nonostante le proteste dei cittadini e di associazioni locali, sembra che le autorità di Campi Salentina non abbiano alcuna intenzione di recedere dai loro propositi. In questo, come in tutti gli altri casi simili, dovrebbe essere realizzata una perizia scientifica a cura di istituti riconosciuti, tesa ad accertare la presenza sugli di nidi e nidiacei o di piccoli ancora in fase di dipendenza dai genitori per evitare che numerosi esemplari dell’avifauna perdano la vita”.
Intanto su “Facebook” crescono di ora in ora sdegno e rabbia. Colpisce il senso di impotenza e di abbandono da parte delle istituzione comune a quasi tutti i commenti.
Pubblichiamo qui di seguito, in perfetto stile giornalistico contemporaneo, di denuncia e testimonianza, in presa diretta, due post appena apparsi sul popolare social network.
Scrive Marcella Invidia:
“CAMPI SI FA BRUTTA!!! QUEL BELLISSIMO VIALE NON PUO ESSERE MAI SOSTITUITO CON NESSUN ALTRO ALBERO!!! NEMMENO LE LACRIME DEI RESIDENTI HA IMPIETOSITO IL SINDACO ZACHEO E TUTTI I SUOI ASSESSORI E CONSIGLIERI, IERI SOTTO QUEI PINI!!! IERI MATTINA, PRIMA DEI LAVORI, UN ANZIANO SIGNORE ERA SOTTO IL “SUO” ALBERO, ABBRACCIAVA IL SUO TRONCO, PER PROTEGGERLO. QUELL’ALBERO ORA NON C’E PIU!!! FATTO A PEZZI COME GLI ALTRI DUE FRATELLI PINI LUNGO QUEL VIALE!!! NON POSSO CREDERE LA FORESTALE ABBIA AUTORIZZATO UN MASSACRO DEL GENERE!!! E POI SUL QUEL VIALE CI SONO NIDI DI CARDELINI, UCCELLI PROTETTI! SE ANDATE SU QUEL VIALE LI SENTITE CANTARE ANCHE VOI!!!! L’ENPA CHE FA??? DORME??? FERMATEVI!!!”.
Scrive Tania Pagliara:
“Ho visto cader giù la carcassa del tronco del grande pino, ha tremato la terra, sono Scappata con il batticuore. Al ritorno ho visto le sue fettine riempire un intero camion. OGGI HANNO AMMAZZATO IL TERZO PINO. LA PROTEZIONE CIVILE RIPOSA PER L’ULTIMA VOLTA SOTTO L’OMBRA DI UN PINO CONDANNATO A MORTE. GRAZIE FRATELLI ALBERI”.
Da università del giornalismo, per sintesi ed efficacia.
Ma adesso più dei giornalisti servono i magistrati.
Category: Cronaca