PINI ABBATTUTI A CAMPI SALENTINA: REAZIONI E COMMENTI
(Rdl) A Campi Salentina, in viale Nino di Palma, lungo la statale 7 ter, sono stati abbattuti ieri (nella foto dei “Verdi ambiente e società” che ringraziamo, un momento dei lavori) i primi due dei grandi pini che da tempo immemore caratterizzano la zona e danno fresco e ossigeno agli abitanti, e dimora agli uccelli, alcune specie dei quali rare e protette, come al momento cardellini, verdoni e verzellini presenti in gran numero.
I lavori sono stati affidati a un’impresa privata dall’amministrazione comunale e prevedono la distruzione di tutti e trentadue i pini presenti: alberi perfettamente sani e stabili.
Agli esterrefatti passanti, e agli ambientalisti subito accorsi, fra cui Tania Pagliara, Marcella Invidia, Cristian Casili, Gianfranco Raganato, Gianfranco Palmariggi e Maria Roberta Doria (i quali hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Lecce) sono state fornite spiegazioni sommarie: pare che bisogna rifare il manto stradale, e che per rifarlo bisogna tagliare le radici, rendendo quindi con ciò instabili gli alberi e che perciò si procede all’abbattimento preventivo.
La notizia – a parte l’esposto giudiziario – ha suscitato indignate reazioni sul web, fra cui le numerose che ricordano le leggi che tutelano l’ambiente, in particolare le specie di uccelli protette, e quindi renderebbero arbitraria la decisione dell’abbattimento, oltre alle direttive comunitarie al riguardo.
In particolare su Facebook Mimmo Giglio cita pure l’articolo 7 della legge 1 febbraio 2013 che prevede “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”.
Le reazioni sul web stanno aumentando in mattinata, gli ambientalisti invitano alla mobilitazione.
Nell’ambito dei doveri professionali di verifica e di pluralismo dell’informazione, abbiamo chiesto al Comune di Campi Salentina una valutazione di commento a quanto sta succedendo, ma al momento non abbiamo avuto ancora risposta.
Nell’attesa di poter approfondire il tutto, registriamo gli avvenimenti con preoccupazione e sgomento.
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