I giovani e l’entusiasmo perduto
I giovani e l’entusiasmo perduto
SOGNO DI UN POMERIGGIO DI MEZZA ESTATE
In un torrido pomeriggio di fine luglio, ho avuto il piacere di incontrare e conoscere Valerio Melcore, pubblicista e vignettista per il portale “Lecce Cronaca”, nonché salentino d.o.c.,
con il quale ho potuto intavolare una piacevole conversazione circa la situazione attuale del mondo del lavoro, specialmente per noi giovani, nell’attuale panorama di crisi mondiale.
Esattamente come il clima atmosferico, altrettanto torrido e stagnante è il clima politico ed economico nel quale viviamo, ma ancora di più lo è lo scenario di motivazioni e passioni che spingono i giovani a “darsi da fare” per entrare a far parte del mondo del lavoro.
Condividendo quelle che a parer mio sono le stesse motivazioni e la stessa grinta che hanno spinto un giovane Steve Jobs, il Signor Melcore ha ripercorso con me le tappe professionali che l’hanno portato ad intraprendere una rigogliosa carriera lavorativa: dal venditore porta a porta allo speaker radiofonico, momenti che gli hanno permesso di accumulare un bagaglio di esperienze tale da potersene servire per svolgere il lavoro dei propri sogni, quello che si fa con passione e ti realizza.
Ho condiviso appieno la sua riflessione valutando come noi giovani siamo su una sorta di piedistallo, in attesa di un’occasione e quando questa ci viene offerta abbiamo una scusa pronta per non coglierla al volo, finendo per annegare in uno stagno di insoddisfazione.
Come paralizzati, incapaci di buttarsi a capofitto in quelle che sono le offerte di oggi e privi di qualunque inventiva, volontà e impegno che facciano fruttare il nostro lavoro…trasognanti, in attesa del famoso treno con la scritta POSTO FISSO, che purtroppo mai arriverà a coincidenza.
Dove sono finite la “pazzia”, la passione, la “fame” e l’avidità di ambizione che permettono di realizzarsi e di poter svolgere il proprio lavoro con soddisfazione e che da sempre hanno motivato le grandi imprese e rivoluzioni? Dove si nascondono le cosiddette “capu frische” capaci di genio e sregolatezza che ispirano e lasciano il segno?
Semplicemente seppellite dalla paura di non arrivare a fine mese, di non poter avere garanzie sufficienti ad accendere un mutuo o piuttosto mascherate da scuse e pigrizia??
Possibile che siano davvero estinte nella coscienza di noi giovani o più semplicemente avrebbero bisogno di essere scosse dalla spinta di chi è più in alto di noi?
Come diceva quello che sicuramente è stato uno dei più grandi imprenditori del nostro secolo, Steve Jobs, auguro a tutti noi di riuscire a ritrovare la voglia di fare e l’intraprendenza, stella polare che ha permesso fino ad oggi di rinnovare il mondo: ragazzi cogliete tutto ciò che vi si propone, seguite le vostre passioni e investite in esse con sacrificio: “siate affamati, siate folli!”.
di Beatrice Sicuro
Category: Costume e società