CINQUEMILA EURO DI VERGOGNA
Fanno il loro mestiere, fra comitati d’affari, padroni capitalisti, padrini politici e lobby d’assalto. In quest’ultima ottica, hanno cominciato da tempo a regalare soldi a destra e a manca, a così detti “eventi”, per non dire le inserzioni pubblicitarie a pagamento, ospitate da organi di informazione che pure espressioni e difensori del territorio si definiscono: forti degli enormi profitti che la realizzazione dell’opera comporterebbe per loro, comprano il consenso, in un modo o nell’altro.
“L’anno scorso TAP si è infiltrata nelle giovani menti sponsorizzando Battitti Live. Il Comitato NO Tap è stato ben attento a non creare confusione in mezzo al quel pischellame che ballava al ritmo di pop italiano. Tap sa dove e come agire, lo fa subdolamente cercando di creare i contrasti tra chi, ignaro di ciò che gli succede sulla propria testa, ha voglia solo di divertirsi o chi, come in questo caso, pensa alla preghiera da rivolgere al suo santo patrono. Ma quel nome su di un manifesto poi resta in testa, viene associato a qualcosa di positivo, ma non ha nulla di positivo, anzi, in tre anni di contrasto a quest’opera, abbiamo più volte dimostrato la sua inutilità totale, la sua progettazione carente, i mille e più buchi neri che si celano dietro questa operazione che sembra ed è più politico/affaristica che strategica perché di strategico non ha nulla se non segnare per sempre un territorio. Infiltrarsi con i soldi (a chi non servono i soldi?) vedi Telenorba che non si regge economicamente in piedi, vedi un comitato feste. Questa è la tattica, comprare il consenso, come Enel insegna, da una parte si uccide dall’altra si fanno grandi cose per lo sport, lo sport che dovrebbe essere salute in mano a chi la salute la annienta. E così TAP, oggi è per San Pietro e Paolo a Galatina, domani sarà il main sponsor di qualche squadra di calcio. Che ne sanno i ragazzini di Battiti Live di cosa è TAP? Cosa ne sanno le signore che vanno in chiesa di TAP? Loro in quei giorni capiscono solo che c’è una messa e che ce il cantante salentino che va per la maggiore e che forse bisogna ringraziare TAP senza, ripetiamo, sapere neanche cosa sia TAP. Ci meravigliamo invece del vescovo, ci meravigliamo del comitato feste e ci meravigliamo dichi accetta di parlare e farsi dare soldi da personaggi senza scrupoli, incapaci di presentare un progetto decente, troppo impegnati a tessere tele per i propri profitti, calpestando, senza scrupoli, la dignità delle persone. Il comitato sta pensando cosa fare, di certo, anche se è un movimento laico, non vuole disturbare lo svolgimento delle attività religiose, tanto meno rovinare la festa di una cittadina che è nel centro del Salento. Cercheremo insieme le azioni da portare avanti, perché noi, a differenza di TAP, abbiamo rispetto per le persone”.
“Abbiamo fatto una campagna di raccolta fondi e contattato oltre cinquanta aziende. Se Tap è l’unica che compare sui manifesti è solo perché ha contribuito in maniera maggiore. Per noi è una società come un’ altra. Di cosa si occupano le imprese che ci sponsorizzano non ci interessa. Non abbiamo pensato all’opera che Tap vuole costruire a San Foca perché non è un nostro problema”.
Invochiamo su di lui la clemenza di Pietro e Paolo per un perdono che appare però molto problematico. Anche i santi nel loro piccolo si incazzano.
Category: Costume e società
questo siamo noi, chiamiamo papà chi ci sfama…….
l’importante è avere la pancia piena e magari pure il pallone e tutto si aggiusta!!!
Viva l’Italia, ma gli italiani…………