ARRESTO PER FURTO

| 22 Maggio 2014 | 0 Comments

Nella tarda serata di ieri i militari della Stazione di Leverano hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di furto in abitazionie, aggravato e continuato, nonché di furto aggravato, DIOP Ousseynou, nato in Senegal il 31 gennaio 1986, senza fissa dimora, con precedenti per droga. Presso la Centrale Operativa di Lecce, alle ore 20.00 circa, un signore anziano di Leverano aveva segnalato in tempo reale che un ragazzo di colore, altro 185 cm circa, vestito di scuro e indossante un cappellino scuro attraverso cui si intravedeva una protuberanza sulla tempia, gli era entrato in casa mentre lui si trovava seduto sul divano impossibilitato a camminare, per asportargli un telefono cellulare. Una pattuglia della Stazione si è subito messa alla ricerca del ragazzo descritto. Fermatasi in piazza per chiedere informazioni a un gruppo di ragazzini, apprendeva da questi che lo stesso soggetto aveva rubato, con destrezza, un altro telefono cellulare da uno dei loro giubbotti, ammassati a terra, durante lo svolgimento di una partitella di calcio. Proseguite le ricerche la pattuglia individuava il ragazzo di colore mentre usciva da una seconda abitazione. Fermato e perquisito veniva trovato in possesso di quattro telefoni cellulari: uno rubato nella prima abitazione, l’altro dal piccolo calciatore, un terzo dall’abitazione da cui lo si è visto uscire, e un quarto da una ulteriore abitazione che aveva visitato nel frattempo. Raccolte tutte le denunce ed le individuazioni fotografiche dalle vittime e dei testimoni i carabinieri hanno proceduto all’arresto. Il PM di turno, dott.ssa Licci ha disposto l’accompagnamento presso la casa circondariale di Lecce.

 

 

AREA CENTRO

INCENDIA IL PORTONE DI CASA DEI VICINI: ARRESTATO

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Gallipoli ed i militari della Stazione di Cutrofiano hanno questa notte tratto in arresto POLIMENO Gianluca, 35enne di Cutrofiano, con l’accusa di danneggiamento a seguito di incendio ed atti persecutori aggravati e continuati. Questa notte, all’incirca verso le 01:00 la Centrale Operativa della Compagnia di Gallipoli è stata avvisata da un cittadino che in quel momento un soggetto stava dando fuoco alla porta d’ingresso di un’abitazione privata di Cutrofiano. Immediatamente portatisi sul posto assieme ai Vigili del Fuoco, i militari potevano effettivamente constatare che la porta era stata incendiata (sebbene le fiamme si fossero auto estinte) e che, nelle vicinanze, vi era una bottiglietta vuota con residui di liquido infiammabile. La casa, però, era dotata di un impianto di videosorveglianza immediatamente visionato dai militari i quali hanno potuto vedere con chiarezza che un soggetto vestito con una vistosa felpa bianca e blu a strisce orizzontali con un teschio, in due occasioni (alle 23:50 ed alle 00:40) si era avvicinato alla porta con in mano la bottiglietta ritrovata cercando, e nel secondo caso riuscendo, a darle fuoco. Nonostante il tentativo di travisarsi, dalle immagini è apparso chiaro il volto dell’uomo, immediatamente riconosciuto: si trattava del POLIMENO Gianluca, che abitava proprio nel palazzo di fronte. Quest’ultimo, peraltro, durante le fasi dello spegnimento dell’incendio e del successivo sopralluogo da parte dei Carabinieri, era stato visto sul suo balcone, intento a gustarsi la scena, oltretutto ancora indossando quella vistosa felpa. I militari lo hanno quindi convocato in caserma e qui lo hanno dichiarato in stato di arresto per il reato di danneggiamento a seguito di incendio e atti persecutori aggravati e continuati. Il POLIMENO, infatti, si era reso responsabile di medesimi atti di danneggiamento ai danni di quella famiglia nel corso delle ultime settimane. Tutti i suoi danneggiamenti, peraltro, erano sempre stati cristallizzati dall’impianto di videosorveglianza dell’abitazione. Quella famiglia, con la quale vi erano stati screzi in passato, viveva ormai nel terrore stante il fatto, peraltro, che oltre ai danneggiamenti, il POLIMENO aveva iniziato a pedinare i membri dell’abitazione tanto da obbligarli, in passato, a trasferirsi temporaneamente in casa di parenti. Tratto quindi in arresto, su disposizione del P.M. di turno, Dott.ssa Roberta LICCI, il POLIMENO è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola a disposizione dell’A.G.

 


Category: Cronaca

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.