BRIGANTAGGIO E SUE RIPERCUSSIONI NEL SALENTO

| 30 Marzo 2014 | 0 Comments

Si terrà, mercoledì 2 aprile – ore 19.00, presso il Teatro Comunale di Novoli, la conferenza sul tema:

“Liberalismo patriottico, brigantaggio e sue ripercussioni nel Salento”.

La serata è organizzata dal web giornale Paise Miu – Notizie dal Salento, in collaborazione con

L’Accademia della Nike e con il patrocinio di: Comune di Novoli, Unione dei Comuni del Nord

Salento, Fondazione Fòcara, Fondazione Città del Libro.

La Conferenza si aprirà con i saluti del dr. Oscar Marzo Vetrugno – Sindaco di Novoli e Presidente

della Fondazione Fòcara, dell’avv. Mino Miccoli – Presidente p.t. Unione dei Comuni del Nord

Salento, del dr. Fabio Sirsi – Presidente Fondazione Città del Libro.

Nel corso dell’incontro interverranno il prof. Vincenzo Abati – Storico e critico d’Arte e il prof. Aldo

D’Antico – Direttore dell’Archivio Storico di Parabita.

Moderatrice della serata Marcella Negro – redattrice Paisemiu.com.

La “Questione Meridionale” resta ancora, nel dibattuto politico, sociale, economico e culturale del

paese, uno dei nodi centrali dello sviluppo. Modelli ormai superati e desueti vedono il Mezzogiorno

ancora come “una palla al piede”, non volendo ammettere invece che un suo ordinato e funzionale

progresso rappresenta per l’Italia, e non solo, un grande volano di avanzamento. Ma perché resiste

ancora un pregiudizio secondo cui i meridionali sono sottosviluppati e bisognosi d’aiuto, a tal punto

che si crede si impieghino risorse di altri per gli investimenti nel Sud? Il problema viene da lontano,

dall’Unità d’Italia realizzata attraverso modi e termini non solo per nulla democratici, ma soprattutto

secondo logiche avventuristiche e colonialistiche. Non si tratta di essere contro l’Unità, anzi. Un

disegno che da secoli ha interessato la cultura, la politica, l’economia. Si tratta di rileggere, in maniera

critica e storiograficamente corretta, un evento nel suo quadro generale e gli accadimenti in

particolare secondo una logica scientificamente dimostrabile.

Allora, il liberalismo patriottico, il brigantaggio meridionale dopo l’Unità, uno sviluppo di “una

economia fino all’osso” a spese del Mezzogiorno, l’annullamento di usi civici e regolamenti secolari,

l’introduzione di una fiscalità rapinatrice, possono essere guardati con un’ottica non solo diversa ma

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Reg. al Tribunale di Lecce n° 02 del 21 febbraio 2013

capace di spiegarci fenomeni che ancora oggi penalizzano il Mezzogiorno d’Italia. E relativamente al

problema dei “briganti” è stato offerto un quadro veritiero del problema che ha interessato centinaia

di paesi, milioni di persone, fatti cruenti e inverosimili? E le brigantesse, queste straordinarie donne

protagoniste di avvenimenti eccezionali, sono soltanto le “drude” servili degli uomini? Domande alle

quali risposte adeguate permettono di rileggere le nostra storia in maniera più oggettiva. E il Salento?

Quali ricadute hanno avuto sul tessuto sociale ed economico del “tacco d’Italia”? Quali erano le

antiche condizioni della Provincia di Terra d’Otranto, quali fattori hanno influito nel suo progressivo

posizionamento marginale nell’Europa? Per quali ragioni una terra che si preparava ad essere il

centro dello sviluppo mediterraneo è diventato uno strumento di crescita per il Nord che ancora

continua ad affermare la sua posizione secondaria? Di tutto questo si può e si deve discutere,

soprattutto per offrire alle nostre generazioni una opportunità di conoscenza che ci svincoli dalle

soggezioni culturali. Ancora una volta, la “Questione” non è un fatto del Mezzogiorno, ma di tutta

l’Italia e dell’Europa.

Category: Cultura

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