ASSOCIAZIONE NO PROFIT… SI APPROFITT

| 16 Marzo 2014 | 0 Comments

RICAVI NON DICHIARATI PER circa 400mila Euro, i.v.a. NON VERSATA PER OLTRE 100 MILA EURO, Impiegati dieci lavoratori “in nero”.
I Finanzieri della Tenenza di Casarano, al termine di una verifica fiscale, hanno scoperto che un’associazione culturale operante nel Sud Salento ha omesso di contabilizzare e dichiarare ricavi per circa 400mila Euro e di versare I.V.A per oltre 110mila Euro.

In particolare, le Fiamme Gialle hanno constatato che il responsabile della struttura, per ben quattro anni, non ha presentato alcuna dichiarazione dei redditi diventando così per il Fisco il classico “evasore totale”.

Le operazioni di verifica condotte dai Finanzieri hanno consentito di ricostruire in maniera analitica l’entità degli incassi della falsa associazione no profit che, dal 2009 ad oggi, non ha mai adempiuto correttamente ai previsti obblighi fiscali.

A tal fine, è stata esaminata la copiosa documentazione extra contabile acquisita il primo giorno dell’ispezione.

Parallelamente all’attività di verifica fiscale, i militari hanno proceduto, altresì, alla disamina della posizione lavorativa di tutto il personale identificato all’atto dell’accesso ispettivo.

Da tale riscontro è emersa, per tutti i lavoratori, una posizione di non regolarità atteso che nove su dieci prestavano la loro opera completamente ”in nero” mentre l’ultimo dei dieci intervistati, pur regolarmente assunto, si trovava in una posizione di “irregolarità lavorativa”.

Tale ultima attività in materia di “lavoro”, ha permesso di constatare che l’impresa verificata, camuffata da associazione di volontariato, impiegava falsi volontari, regolarmente retribuiti, nei confronti dei quali elargiva emolumenti completamente “in nero”.

Le indagini fiscali hanno quindi evidenziato, oltre che l’ingente evasione ai fini delle Imposte Dirette e dell’Iva, anche ripetute inadempienze alla normativa lavoristica con conseguente segnalazione alla Direzione Provinciale del Lavoro di Lecce di violazioni le cui sanzioni amministrative ammontano da un minimo di 15 mila euro ad un massimo di 116 mila euro.

Category: Cronaca

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