IPPICA: SI RICOMPATTA L’ASSE “FORZA ITALIA – PD” SULLE SLOT MACHINE
Approvato in Commissione Agricoltura il parere sulla legge delega fiscale che snatura l’ippica italiana e che fa del comparto ippico un settore relativo prettamente al mondo delle scommesse. Il M5S esprime parere contrario al provvedimento.
Con una maggioranza risicata, la Commissione Agricoltura della Camera licenzia con parere positivo la legge delega fiscale. Un provvedimento che, di fatto, relega l’ippica italiana nello steccato delle scommesse e delle slot machine e che continua nel percorso di trasformazione degli ippodromi nazionali in casinò. E su cui i componenti M5S del Comagri, che si sono opposti all’asse Forza Italia-Partito Democratico, hanno espresso tutta la loro contrarietà.
“Nonostante, da tempo, la Commissione stia lavorando ad una condivisa proposta di legge per il rilancio del comparto – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S), membro della Commissione Agricoltura alla Camera e primo firmatario della proposta di legge “Istituzione della Consulta tecnica per la promozione del settore ippico” – i partiti delle ‘larghe intese’ hanno pensato bene di cogliere l’occasione della legge delega fiscale per proseguire con il loro disegno di distruzione dell’ippica italiana. La crisi che colpisce, oramai da anni, il comparto ippico richiede un intervento strutturale che sia davvero in grado di supportare e rilanciare un settore che rappresenta una rilevante risorsa per l’intero Paese, volano di sviluppo economico ed elemento rappresentativo delle identità dei territori. Un comparto che non può essere ridotto alla mera attività ludica – continua L’Abbate – l’ippica, infatti, offre numerose altre opportunità di intrattenimento socio-culturale e didattico e genera un considerevole indotto che va dalla produzione di fieno e mangimi al trasporto di cavalli, sellerie e finimenti, dalla fabbricazione e il commercio di attrezzature ed abbigliamento, ai prodotti per la salute e l’igiene dei cavalli, senza considerare gli oltre 50.000 posti di lavoro creati a regime. Il riordino del settore ippico, considerato nei numerosi e rilevanti aspetti che trascendono il gioco, non può essere affidato dunque ad un decreto legislativo (per altro di natura settoriale quale quella fiscale) – conclude il deputato 5 Stelle – ma dovrebbe essere frutto di un ampio dibattito parlamentare in grado di trovare la giusta sintesi tra la componente del gioco e quella di intrattenimento socio – culturale e sportivo”.
Il voto contrario del M5S si comprende ancor di più alla luce dell’ordine del giorno (G/1058/12/6) approvato durante l’esame del provvedimento al Senato che impegna il Governo ad adoperarsi affinché all’interno degli ippodromi si provveda all’installazione di congegni elettronici finalizzati alla raccolta delle scommesse ippiche e non invece alla predisposizione di apparecchi e congegni quali slot machine, videolottery e altri dedicati al gioco on-line ovvero a forme di gioco che prevedono vincite in denaro, tali da snaturare completamente la natura degli ippodromi come luoghi di aggregazione di famiglie, di cultori delle specie equine e della natura.
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