RIFLESSIONI SUL “COLLOQUIO” FRA MATTEO RENZI E BEPPE GRILLO

| 21 Febbraio 2014 | 0 Comments

A computer spento

RIFLESSIONI SUL “COLLOQUIO” FRA MATTEO RENZI E BEPPE GRILLO

di Tonio Leuci

Come è noto, l’incontro tra Beppe Grillo e Matteo Renzi, avvenuto nella sede istituzionale delle consultazioni per la formazione del nuovo governo, dopo che gli iscritti del M5S avevano deciso a maggioranza, via web, affinché una delegazione si recasse al confronto, è stato trasmesso in diretta streaming.

Avendolo seguito in diretta, ne ho tratto alcune considerazioni.

A mio modo di intendere, abbiamo assistito allo scontro tra due mondi contrapposti. Da una parte Renzi, il quale rappresenta il Sistema, che cambia faccia, ma in realtà non cambia la sostanza; dall’altra Beppe Grillo, portavoce di un movimento, costituito da liberi cittadini, che fin’ora ha mantenuto tutte le promesse fatte: “onestà e coerenza” sono le parole d’ordine.

Beppe Grillo ha rinfacciato a Renzi di essere l’incarnazione del Sistema e dei centri economici e finanziari che lo sostengono: “Rappresenti le banche, i poteri forti. Dici una cosa e poi la smentisci il giorno dopo. Sei un ragazzo giovane ma allo stesso tempo vecchio…Noi siamo i conservatori, noi siamo all’opposto vostro: noi vogliamo l’acqua pubblica, tu la vuoi privatizzare, vuoi vendere l’ENI, l’ENEL, vuoi svendere la nostra sovranità, noi la vogliamo mantenere. Tu parli d’Europa ma l’Europa va cambiata per cambiare l’Italia. Tu sei una persona non credibile, qualsiasi cosa dici non sei credibile perché rappresenti della gente di cui noi siamo i nemici. Sono venuto a manifestarti la mia e la nostra totale indignazione a quello che tu rappresenti, il sistema che rappresenti. Noi faremo degli errori ma siamo coerenti con quello che facciamo. Non sei credibile perché rappresenti De Benedetti, rappresenti gli industriali, rappresenti gente che ha disintegrato questo Paese“.

Di fronte a queste argomentazioni, Renzi ha cerca di controbattere con delle battute: “Questo non è un tuo show” o “Posso parlare adesso?“, e “Non hai un concetto democratico…” (dimenticandosi che proprio lui si è fatto nominare presidente del consiglio, senza essere stato eletto dagli italiani).

Ma il risultato è stato solo quello di alimentare ulteriormente fiume in piena: “Ti sei messo nel tuo loft con un pregiudicato, insieme a Verdini, che è uno della massoneria di Firenze, a fare la legge elettorale…Sei una persona buona, ma rappresenti un sistema marcio….Il tuo sistema! io voglio informare la gente cos’è un decreto legge e cosa ci mettono dentro. Nel femminicidio ci mettono il Tav…I Pacchetti! E sette miliardi di euro alle banche!

Insomma, egli ha espresso al presidente del consiglio incaricato tutta la rabbia dei milioni di italiani che non lo hanno votato capo del governo (e pure di quelli che già si pentono di avere pagato due euro per averlo nominato segretario del PD). 

Quello che più conta è la verità dei fatti esposti da Grillo contro un Sistema che ha messo in campo un Renzi, ultima ancora di salvataggio di una politica marcia e corrotta, oramai in fase di autodistruzione.

Se fallirà anche il governo Renzi, il sistema auto-imploderà e così magari dopo assisteremo ad una nuova alba e cioè poi potremo mettere mano alla ricostruzione dell’Italia, oramai ridotta in macerie; ma se falliranno Grillo e il M5S – cosa ancora più grave – allora svanirà il tentativo di gestire con strumenti democratici un dissenso di massa, che quindi, come insegna la Storia, si trasformerà inevitabilmente in una sollevazione di popolo, in una rivoluzione cruenta e sanguinosa.

Tonio Leuci

Category: Costume e società

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