LAVANDERIA JEFFERSON A LECCE… ARTE O TROVATA PUBBLICITARIA?
(ndr)
Sarà la solita americanata? boh, certo che il lessico anglofono si spreca. Una di queste sere ci toccherà fare un salto per vedere e cercare di capire, se si sta tentando di sperimentare nuove forme di arte o se invece è un’intelligente trovata pubblicitaria, che non sarebbe male.
Lecce. Tra una centrifuga e un’altra, si discute di fotografia contemporanea e di paesaggio alla Lavanderia Jefferson per il quinto appuntamento di Washing by watch, rassegna di videoarte e photo screening promossa dall’associazione DamageGood. Ospite dell’evento, Domingo Milella. Si inizia alle 19 in via Egidio Reale.
Solo posti in piedi alla Lavaderia Jefferson: si sta così, con il naso all’insù, durante gli screening di videoarte e fotografia contemporanea ospitati dalla lavanderia a gettoni diFilippo e Andrea Cariglia in quel di Lecce. Una location insolita ma non troppo per parlare dei lavori realizzati da giovani autori pugliesi affermati a livello nazionale e internazionale, che hanno indagato il concetto di paesaggio, tra memoria e presente, scandagliando di riflesso anche il concetto di rappresentazione in relazione ai contesti e allo spazio, non solo urbano.
Questo è infatti il filo rosso che lega tutti gli incontri della rassegna co-curata da Valeria Raho e Francesca De Filippi per DamageGood, che fa il punto su progetti intermediali e fotografici indipendenti attraverso anteprime, focus point, screening dedicati alle nuove tendenze dell’arte contemporanea nel video e nella fotografia. Lo strumento cardine è soprattutto il talk informale con l’autore, protagonista dell’evento, in grado di fornire supporto critico e informativo non solo agli appassionati ma anche ai neofiti dei media.
Non sarà da meno Domingo Milella, che domenica 9 febbraio apre il ricco calendario di appuntamenti previsti per febbraio. Artista classe 1981, Milella vive e lavora tra Italia e New York. Nel 2005 consegue il BFA presso la School of Visual Arts di New York, mentre due anni più tardi conclude una residenza presso il Centro Atlantico per le arti in Florida. Tra i suoi mentori si citano Stephen Shore, Thomas Struth e Massimo Vitali. Ha esposto sia in mostre personali e collettive negli Stati Uniti e a livello internazionale. L’opera di Milella, spesso realizzata su grandi formati fotografici, definisce nell’estetica un nuovo concetto di “pittoresco”, riferito a quei luoghi della civilizzazione urbana che entrano in contrasto con la natura del paesaggio circostante e permettono una riflessione più efficace sulla relazione tra l’elemento umano e l’ambiente in cui agisce.
Per Washing by watch l’artista si focalizzerà su alcuni dei suoi lavori, frutto di lunghi viaggi che lo hanno portato nel Sud dell’Italia sino l’America e sulle tracce di antiche civiltà del passato. I soggetti di Milella sono la città, i confini, i segni della presenza dell’uomo sulla terra. Il suo interesse risiede nella sovrapposizione tra civiltà e natura, nell’architettura investigata come memoria individuale e collettiva.
Prossimi appuntamenti in calendario domenica 16 e 23 febbraio, rispettivamente con Michele Cera e Daniele Guadalupi. A marzo, in programmazione video screening conNico Angiuli e Sandro Mele. In lavorazione, anche un evento speciale per la chiusura della rassegna.
Saranno presenti gli autori.
Category: Costume e società