IO E LEI / 6 – MI FACCIO AIUTARE, PERO’ DECIDO IO
di Dino Tropea ___________
Non sono diventato scrittore per caso, ma per necessità. Per sopravvivere. Per non restare zitto quando dentro avevo un mondo che urlava. Per esorcizzare i pensieri che affollano la mente nei momenti di fragilità, quelli che in psicologia si chiamano “pensieri intrusivi” e che in letteratura diventano voci, ombre, confessioni.
Scrivo perché ho vissuto. E ho vissuto abbastanza da sapere che ogni parola ha un peso, ogni silenzio un significato. Le mie storie non sono frutto d’immaginazione, ma ferite e resurrezioni. Vengono da lontano, dal mare e dal cuore, dalla paura e dal coraggio, da missioni vere e da sogni troppo grandi per restare chiusi in un cassetto.
L’intelligenza artificiale non scrive per me. Io scrivo. A mano, col cuore, con la memoria. Ma poi la interrogo. La uso. L’IA è il mio editore notturno, la mia lente d’ingrandimento. Rilegge, suggerisce, rielabora. Non le affido l’anima. Le affido il testo. Perché è uno strumento, non una voce. Io sono la voce.
Credo nella sinergia uomo-macchina. Come un cuscino può farti dormire o soffocarti, la tecnologia è neutra. Dipende da come la usi. Dipende da te. Dipende da me.
Nel mio saggio Scrivere al Futuro affronto proprio questo: la sottile linea tra supporto e sostituzione, tra utilità e dipendenza. L’EU AI Act chiede trasparenza, controllo, consapevolezza. Io lo dico in modo ancora più chiaro: la creatività è dell’uomo. Non si cede. Non si delega. L’IA deve aiutare, non decidere. Deve sostenere, non imitare. Deve illuminare, non sostituire la luce.
I miei due motti, #maipiùlasciatiindietro e #ilmegliochedeveancoraavvenire, non sono trovate da social. Sono promesse. Sono visioni. Sono strade. Da questi sono nate la mia pagina Facebook Mai Più Lasciati Indietro, il podcast Mai Più Lasciati Indietro Show su Spotify, il programma radio Lasciati Indietro su Talk City Web Radio.
Racconto storie vere, speranze, cadute e risalite. Racconto umanità. Perché ci credo davvero: il meglio deve ancora avvenire. E nessuno deve restare indietro.
Chi legge i miei libri riconosce un filo. Autentico. Vero. Più di quarant’anni di servizio cumulativi tra dati e decisioni, tra rischi calcolati e vite salvate, mi hanno insegnato a distinguere ciò che conta da ciò che brilla. E oggi so che la mia voce è ciò che resta.
Come dice Sun Tzu: “Se conosci il tuo nemico e conosci te stesso, la vittoria non sarà in discussione.”
Come scrivo in Lasciato Indietro: “La felicità non dipende dalle circostanze, ma dal cuore.”
E allora…Continuate a scrivere. Continuate a vivere. Con la penna in mano. Con la voce accesa. Con il pennello e la tela sporche. Con la vostra passione. Con gli occhi sul futuro. Con la memoria come patria. E con la macchina come lanterna. _____________
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6 – CONTINUA
(inviate il vostro contributo a: info@leccecronaca.it)
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LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
Category: Costume e società, Cultura