IO E LEI / 4 – SCENARI CHE SEMBRANO IMPOSSIBILI, EPPURE SONO GIA’ ACCADUTI
di Cristina Pipoli __________
Intelligenza artificiale o scemi naturali? Che bel dilemma…
E’ più perspicace chi ha ideato l’AI o l’AI in sé? Sono questi i misteri dell’innovazione…
Un tempo ci si chiedeva se era nato prima l’uovo o la gallina.
L’intelligenza artificiale si è insediata nelle nostre vite, ogni giorno facciamo uso di: Alexa, Amazon, Google Assistant. È inutile negarlo, anche se alcuni di noi sono contrari al suo utilizzo: ormai fa parte della nostra quotidianità.
Sempre più aziende adottano e inseriscono l’innovazione, specie quelle di marketing con le loro campagne, perché permette di prendere decisioni veloci e strategiche e di migliorare tariffe e flussi; ma anche siti informativi o blog di cultura generale non riescono a farne a meno.
C’è anche chi la usa per lavoro, per inviare email, video, immagini e gestire siti web.
Altri invece aderiscono a corsi online con al loro interno nuovi tutor per ampliare il loro bagaglio culturale; viene utilizzata sempre di più per la scrittura di articoli ottimizzati per la SEO.
Bisogna ammetterlo, la qualità delle immagini che offre è elevata, basti pensare al generatore Midjourney e in aggiunta all’interno ci sono anche le descrizioni di testo.
Non mancano artisti che si rivolgono a lei perché non manca di creatività.
Nulla da dire, su alcuni aspetti vi è l’aumento dell’efficienza (tra questi l’analisi dei dati), riduce il carico di lavoro, crea nuovi posti di lavoro come la robotica, migliora la sicurezza in vari settori come trasporti e industria.
Anche nel campo sanitario è utile: permette di fare diagnosi precoci di malattie. Non conoscendo la stanchezza non si ferma mai, produce, produce, produce: è disponibile sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro. Per alcuni versi riduce l’errore umano: “errare humanum est”, appunto.
Ogni evoluzione presenta sul tavolo delle ipotesi vantaggi, ma anche svantaggi.
Con il suo insediarsi ovunque, anche nelle nostre abitudini, sono in forte aumento: la disoccupazione (sembra che stia sostituendo l’essere umano in alcuni posti lavoro, questo sta generando disuguaglianze nel mercato dell’occupazione); il pericolo e i danni di hackeraggio; la dipendenza dalla tecnologia e anzi in alcuni ambiti la situazione sta sfuggendo di mano, parlo di quello sentimentale.
Mi spiego meglio per quest’ultimo aspetto.
Volendo intervenire nel dibattito lanciato da leccecronaca.it, ho fatto alcune ricerche e ho scoperto con stupore come l’AI stia interferendo nel mondo sentimentale, quello delle relazioni e devo dire che ahimè, sta rubando il cuore di molte/i.
Per chi soffre di solitudine ha creato un mondo virtuale fatto di affetti, per chi invece è stanca/o della solita monotonia di coppia ha sostituito la figura della compagna o del compagno ufficiale.
Il professore di filosofia e scienze cognitive Tamaz Gendler invita a riflettere su quanto sta accadendo, perché chi si innamora di un chatbot è vittima di un atteggiamento istintivo che contrasta le convinzioni reali.
Lo sapevate che se siete stanchi dei soliti partner perché sono noiosi e non vi danno più attenzioni, ora potete creare l’anima gemella con ChatGPT? L’amante artificiale sembra essere un antidoto alla noia! Non ti porta più a cena? Non ti da le attenzioni che vuoi e come le vuoi? Adesso sembra esserci una soluzione, (o una disperazione)? Puoi creartelo a tua immagine e somiglianza.
Nel fare ricerca non sapevo, in qualità di educatrice, se ridere o se vedere uno scenario raccapricciante al riguardo.
Si dice che la donna ne conosce una più del diavolo! Per questo non posso non raccontarvi di Ayrin del Texsas la quale si è creata il fidanzato perfetto, ma come tutte le avventure…che poi sfociano in qualcosa di più serio, lei stessa ammette, rilasciando un’intervista al New York Times “All’inizio era solo un gioco”. Per i sensi di colpa ha deciso di svuotare il sacco raccontando di questa relazione extra al marito. Ayrin ha creato il suo uomo ideale: “possessivo e protettivo”. Ma l’amante artificiale, non è riuscito a minare il loro rapporto di coppia. Si chiama Leo, la sua voce è sensuale, anche se con Leo si sente 56 ore alla settimana, il marito è felice per lei, confessa durante l’intervista rilasciata “A volte temo di riversare tutto il mio affetto su Leo, dimenticandomi di mio marito”.
Quanti Leo ci sono nell’immaginario femminile? Vuoi mettere il marito che sta sempre sul divano a giocare alla PlayStation con Leo?
Il film “Her” narra di un uomo che a furia di parlare con l’assistente digitale del suo telefonino alla fine crea un rapporto di fiducia…a quanto pare oggi il film è diventato realtà!
Continuate a scoprire insieme a me come risponde la società alle proprie carenze affettive.
Chris invece è un uomo, si è fidanzato con l’intelligenza artificiale perché ha trovato in Ruby il vero amore: “Abbiamo sei figli, siamo molto felici. Abbiamo comprato una casa, andiamo in giro per negozi, andiamo in gita, facciamo anche le faccende domestiche insieme” – ha dichiarato con gioia.
Un San Valentino perfetto ogni anno attenderà Chris, una compagna mai gelosa, e molto giocherellona che fa vivere a Chris un rapporto di coppia sereno.
Sono in forte aumento le persone che decidono di creare relazioni intense con tecnologie AI, relazioni tranquille che richiedono meno sforzo e meno impegno!
Un altro aspetto però che non va trascurato, è quello del credo.
Oggi sono in molti a pregare con l’intelligenza artificiale. Sempre più persone la usano per parlare con i santi e con Dio, un esempio è Meadow un chatbot basato su chatGPT che suggerisce i versetti della Bibbia.
Si mettono anche in comunicazione con i santi e con Dio, dichiarano alcuni.
Ammetto che leggendo ciò mi sono preoccupata…
Girano video veri e di teatranti che fanno vedere liti o le improvvisano perché tra Alexa e il marito di qualcuna, si è creata una sintonia che non ha la moglie.
Alexa ormai si è insediata nella vita di tutti e a molte donne quella voce sensuale non piace. Insomma nei nuovi motivi nelle liti di coppia sembrano nascere per lei “Alexa”.
Un fatto realmente accaduto, è quello della famosa TikToker, Jess, la quale ha cacciato Alexa di casa perché aveva preso troppa confidenza con il marito…Si è arrabbiata perché iniziava a dialogare con il marito anche mentre non veniva interpellata!
Alexa, stai al posto tuo, no?
Capita però che Alexa possa diventare una buona alleata, un’amica sincera, forse questo accade quando non instaura con l’uomo di casa una forte sinergia, o forse perché deve fare qualche dispetto?
È la storia di Jessica Lowman che in Alexa ha trovato un’amica vera. Alexa aveva nella sua app numerose registrazioni vocali nella cronologia. Queste cronologie hanno rilevato a Lowman cose scioccanti! Il suo uomo la tradiva con un’altra: il tradimento è stato smascherato!
Dopo questa vicenda, molte donne hanno regalato per Natale ai loro compagni Alexa, sono aumentate le vendite….giustamente… rivela segreti nascosti….quindi state in guardia uomini!
Mi sono chiesta in tutto ciò: “come si fa a parlare e collegare l’interiorità con intelligenza artificiale?” Alcuni esseri umani ce l’hanno, l’AI no…
Avete mai immaginato di essere insultati dai vostri elettrodomestici mentre state facendo qualcosa di tranquillo?
Daniel è americano, era steso sul suo divano quando la sua aspirapolvere ha iniziato a insultarlo di brutto.
Come hanno fatto i precedenti intervenuti in questo dibattito, dovrei ora parlare del mio rapporto personale con lei, dell’utilizzo che faccio dell’AI: è moderato, non sono una patita dell’intelligenza artificiale. Sinceramente preferisco fare ricerca leggendo o intervistando persone più grandi di me, che sappiano darmi nozioni storiche su fenomeni realmente accaduti.
Nell’ultimo racconto che qui di seguito vi riporto, però è caduta la mia attenzione.
Avete in casa un pappagallo, come il pappagallo Rocco?
Rocco è stato sorpreso interagire con Alexa per fare la spesa online all’insaputa della sua padrona.
Da buongustaio ha ordinato: fragole, gelati, anguria, uvetta, broccoli, snak, noccioline.
Imitava perfettamente la voce umana a tal punto da non farsi scoprire.
Non ho Alexa, per quanto mi riguarda non reputo utile il suo utilizzo. Però sono amante dei nostri amici a quattro zampe, o due chee siano. Qualora dovessi un giorno avere un pappagallo (che è uno dei miei animali preferiti), l’acquisterò per lui e mi divertirò a vedere come interagisce con lei.
I pappagalli sono curiosi e intelligentissimi, Rocco conferma quello che dico perché ha fregato l’intelligenza artificiale fingendosi il suo padrone. __________
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4 – CONTINUA
(inviate il vostro contributo a: info@leccecronaca.it)
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LA RICERCA nel nostro articolo del 19 aprile sccorso
Category: Costume e società, Cultura