IL PRANZO DELLA DOMENICA / CON GIUSY PETRACCA E ANTONIETTA FULVIO, PORTATE DA UN RAGGIO VERDE

| 20 Aprile 2025 | 0 Comments

di Raffaele Polo __________

Stavolta parliamo di noi. Cioè, del Raggio Verde che si è trasformata da Associazione culturale in Casa editrice e da oltre vent’anni è presente nel panorama culturale salentino (e non solo). Adesso sono tre i soci della Srl, ovvero Giusy Petracca, Antonietta Fulvio e il sottoscritto. E, questa domenica, ci ritroviamo a Frigole, in via del Luppolo, in un ‘Pranzo della domenica’ che vuole essere un po’ un ‘amarcord’ di questa avventura che (speriamo) continui ancora per parecchio tempo. 

In realtà, ci siamo divisi i compiti, da buoni soci: Giusy ha preparato le sue specialità da tempo conclamate ed apprezzate, in particolare la pasta fagioli e cozze… Antonietta, che è napoletana (e appena glielo dici, si inorgoglisce e sorride) provvede ai dolci (pastiera e struffoli in primis…) e io, io faccio l’ospite e il cronista, ho un debole per le ‘fucazze’ e ho già spiato in cucina, ce n’è in abbondanza…

Giusy, che è il Presidente, è perentoria:«Niente foto, per carità, sono sempre stata contraria ad ‘apparire’, lo sai, no?» 

Lo so, lo so, eccome. Ma la cosa importante è che la fumante zuppiera con la pasta, i fagioli e le (molte) cozze, transiti nel mio piatto, dove inizia la mia personale e golosa libagione…  Ma Giusy non se la può cavare così a buon mercato. E le chiedo subito ragione della scelta per la denominazione del nostro sodalizio: Il Raggio Verde..

«È un segno di grande speranza, destinato ai più attenti che riescono a scorgerlo al tramonto del sole, quando un impercettibile lampo verde, una rifrazione, ci lascia un messaggio meraviglioso…»

Antonietta sorride e interviene subito:«È un invito a leggere dentro sé stessi, un fatto in apparenza semplice ma in realtà difficilissimo. E c’è quell’idea di ‘leggere’ che ci convinte a portare sempre con noi questo meraviglioso segnale…»

«Poi tu ci portasti la videocassetta de ‘Il Raggio Verde’, il bellissimo film di Rhomer, e abbiamo avuto conferma che l’idea era giusta…» conclude Giusy, esponendo una meravigliosa serie di pezzi di diverse focacce: piccanti, con la cipolla, di patate, con le verdure…

«Nonostante mille difficoltà, Il Raggio Verde, con i suoi libri, è riuscito a decollare e oggi è tra i ‘piccoli editori’ più attivi e apprezzati. Lo dico con cognizione di causa perchè è quello che ci siamo prefissi e che consolidiamo giorno per giorno», aggiunge Antonietta che è già intenta a scartare involucri pieni di profumo e di dolcezza.

Su tutti trionfa la pastiera napoletana, vero orgoglio per chi l’ha confezionata e che non manco di ringraziare e complimentare. Antonietta è felice,  il Raggio Verde al completo ( siamo solo tre, ma bastiamo…) festeggia il proprio, personalissimo ‘raggio verde’. Io, ad esempio, leggo dentro di me e…chiedo il bis.

«Veniamo a noi, adesso. Non posso pubblicare questa cronaca piacevolissima di un pranzo così buono, senza neppure una foto. Una, una sola la posso scattare?»

Giusy è irremovibile, e anche Antonietta appoggia la sua decisione. Ma, mentre parlano, senza parere, la foto la scatto lo stesso. E mi ingozzo con un’altro pezzo di focaccia…

«La focaccia dopo il dolce?», mi critica il Presidente. Faccio spallucce, ben vengano queste vivande nella redazione della Casa Editrice…

Tra il serio e il faceto, chiedo:«Ma non è rimasta un po’ di pasta, fagioli e cozze?»

Tra l’ilarità generale, lo confesso: ho ripulito la zuppiera….

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( 48 ‐ continua )

Category: Costume e società, Cronaca

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