“Nec tantus umquam siderum insedit vapor siticulosae Apuliae”… ORAZIO GIA’ 2.000 ANNI FA DENUNCIAVA ‘LA VIA DELLA SETE’. DOPO L’ACQUEDOTTO PUGLIESE, DECENNI DI INCAPACITA’ DELLA POLITICA HANNO RESO LA SITUAZIONE DRAMMATICA

| 15 Marzo 2025 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’associazione Codacons, sede di Lecce, ci manda il seguente comunicato ___________

La crisi idrica che affligge la Puglia non è una novità ma, a quanto pare, per alcuni politici regionali è diventata un’emergenza solo da qualche mese.

Sembra strano visto che sono anni che si discute di quanto le siccità siano divenute frequenti, gravi e prolungate a causa dei cambiamenti climatici e di quanto la rete idrica pugliese sia un colabrodo, al punto che, stando a fonti di stampa, secondo l’Istat le perdite riguarderebbero nientemeno che il 43% delle risorse immesse in rete. Problematiche che il Codacons aveva denunciato già da tempo rimanendo totalmente inascoltato.

La situazione è particolarmente critica nel Salento, con l’aumento del fabbisogno e la progressiva contaminazione salina delle acque di falda, per cui ci sembra legittimo domandarsi se è proprio il Salento il territorio maggiormente esposto al rischio di razionamento idrico.

Uno scenario che deve essere assolutamente scongiurato, perché comporterebbe disagi enormi per le famiglie e danni incalcolabili per le attività produttive in particolare per il settore agricolo e del turismo, pilastri dell’economia locale che rischiano di essere messi in ginocchio.

Ovviamente l’aumento dei costi per l’approvvigionamento di acqua da fonti alternative sarebbe un salasso per le imprese che finirebbe per ripercuotersi sui consumatori finali. Una situazione che peraltro il settore agricolo sta già sperimentando, nonostante la presenza del Consorzio di Bonifica, il cui compito in teoria sarebbe quello di garantire una rete di irrigazione adeguata e che continua a pretendere il pagamento del tributo 630, in un contesto di evidente inefficienza.

Senza considerare lo spreco di denaro per la depurazione delle acque reflue che però non possono essere utilizzate per l’irrigazione a causa della mancanza di infrastrutture di rete adeguate. Una situazione ai limiti dell’assurdità.

È positivo che dopo anni di immobilismo si sia deciso di affrontare o almeno di parlare del problema della scarsità dell’acqua e di definirla per quello che è realmente: una crisi.  Ma le parole non bastano per cui è necessario intervenire immediatamente, soprattutto nel Salento con un piano di emergenza specifico, per scongiurare l’impatto della crisi idrica su famiglie e imprese e azzerare il rischio di razionamento.

Abbiamo letto il vademecum elaborato da AQP sull’argomento dal significativo titolo

Siamo in riserva,

conteniamo i consumi d’acqua per superare la crisi idrica

In cui i maggiori sacrifici sembrano richiesti, ancora una volta, ai cittadini salentini e pugliesi.

Ma se appare giusto e sacrosanto compulsare la cittadinanza ad un uso razionale della risorsa idrica, al fine di evitare gli sprechi, ciò che sembra mancare è la consapevolezza che l’evoluzione climatica porterà nella nostra zona a dover fare sempre più i conti con la scarsità della risorsa idrica.

Per questo motivo se vanno bene, anzi benissimo, gli investimenti di AQP tesi a ridurre le perdite della rete (che però ancora oggi – come abbiamo visto sembrano ancora molto ingenti), ciò che manca è una visione politica generale che consenta di adottare per tempo le giuste iniziative per affrontare un problema ormai esiziale per la nostra popolazione.

Che la Regione Puglia, dormiente negli ultimi decenni, recuperi il tempo perduto facendosi promotrice di Stati Generali del settore idrico che coinvolga tutti i molteplici Enti interessati alla gestione idrica pugliese, che chiuda definitivamente gli inutili consorzi di bonifica la cui fallimentare azione è sotto gli occhi di tutti, come dimostrano le migliaia di cause presenti dinanzi alle Corti Tributarie della Regione, e che si utilizzi i relativi risparmi economici per adottare iniziative per la riduzione degli sprechi della rete idrica e per iniziare finalmente e seriamente ad affrontare il problema. 

Category: Costume e società, Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.