“Ma allora, come sta veramente il Papa?” RISPONDONO I MEDICI DEl GEMELLI

| 21 Febbraio 2025 | 0 Comments

(Rdl) ___________

Questa sera a Roma c’è stato un incontro con i giornalisti dei medici del Policlinico Gemeli che tengono in cura il Papa, l’equipe diretta dal professor Sergio Alfieri.

Ecco una sintesi delle loro dichiarazioni, da cui sono emersi contenuti più approfonditi rispetto alle notizie fornite in questi giorni dalla sala stampa del Vaticano _______

«Ci è sembrato opportuno condividere quel che è accaduto il santo Padre, come sta, e cosa ci aspettiamo…

Il Papa, come moltissimi in questi giorni, ha iniziato a curare il malessere a casa…

Il suo cuore è perfetto…

Ha sempre voluto che sulla sua salute venisse detta la verità…

Sta come un signore di 88 anni con una infezione polimicrobica: virus, miceti, batteri.

Nei polmoni non c’era evidenza di una infiammazione, di una polmonite. Poi abbiamo fatto una tac ed è comparsa una polmonite bilaterale. Che ancora c’è. Se la domanda è: il Papa è fuori pericolo? No, ancora no. Ma è in pericolo di vita, adesso? La risposta, ancora una volta, è no….

La malattia cronica rimane, a volte gli manca il respiro e la sensazione non è piacevole per nessuno…

La degenza non durerà una settimana: rimarrà qui tutto il tempo che servirà per poter tornare a Santa Marta in sicurezza. Adesso non lo rimandiamo lì, anche perché se lo mandiamo lì si rimette a lavorare come prima…

Lo terremo qui almeno tutta la prossima settimana. Ma in questo momento non abbiamo riferimenti su quando potrebbe essere dimesso. Abbiamo visto miglioramenti, ma basta pochissimo per potersi squilibrare. Impossibile dare una tempistica…

Non è allettato, mangia regolarmente e con appetito, e non è attaccato a nessun macchinario…

Si sposta poco, ma lo fa anche normalmente, data l’età. Se sarà dimesso? Sicuramente, verrà dimesso. Ma la parte cronica della sua malattia resta…

Il Papa sa di essere in pericolo. Può capitare che questi germi, che oggi sono nelle vie respiratorie e nei polmoni, malauguratamente passasse nel sangue, avrebbe una sepsi. E una sepsi, con la sua età e con la sua condizione, sarebbe difficile da… il vero richio, in questi casi, è che i germi passino nel sangue. Il rischio è quello di una sepsi». _________

LA RICERCA nel nostro articolo del 18 febbrraio scorso

Category: Cronaca

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