NOVITA’ EDITORIALI / “Compiacenza”, ROMANZO ROMENO DI SIMONA SORA

| 21 Febbraio 2025 | 0 Comments

di Raffaele Polo __________

“Compiacenza” è il titolo originale di un’opera che affresca la vita di Maia, una giovane strumentista nella Romania di Ceauşescu, che sogna di diventare un medico e superare il muro che la separa dal resto del mondo.

La scrittrice Simona Sora (nella foto), presentata ai lettori italiani per la prima volta grazie alla casa editrice Besa Muci,(pagine 264, 17 euro) con la traduzione dal romeno di Sara Salone, è giornalista, saggista, traduttrice, ha insegnato letteratura romena all’Università di Bucarest, dove attualmente vive e lavora.

Protagonista di questo accorato romanzo è Maia, giovane strumentista in un ospedale della Romania di Ceauşescu.

Non è questa la vita che desidera: vorrebbe studiare medicina e passare dall’altra parte del muro. Ha imparato, però, ad accettare le cose così come vengono, a mostrare compiacenza e ad adattarsi a tutte le situazioni seguendo le regole imposte.

Una notte, si trova di fronte a un corpicino frutto di un aborto illegale e segue il proprio istinto: sceglie di ripulirlo, ricomporlo e prendersene cura. Per questo, viene messa sotto inchiesta e costretta ad abbandonare il suo lavoro.

Raggiunge la Svizzera, trova un impiego in una residenza per anziani e anche qui prova ad adattarsi alle regole che, anche dall’altra parte del muro, seppur diverse, sono stringenti e si scontrano con la sua sensibilità. Di nuovo, la vita la mette alla prova: un anziano della residenza ha un attacco cardiaco e Maia, contravvenendo agli ordini, cerca di rianimarlo, ritrovandosi così sotto accusa, ancora una volta.

Questo è il racconto di una donna perennemente in bilico fra la propria etica personale e le leggi scritte e non scritte di un mondo che, al di qua o al di là del muro, continua ad avere la pretesa di controllare persino la vita e la morte.

‘Complezență’ è il titolo originale di un’opera che affresca la vita di Maia, una giovane strumentista nella Romania di Ceauşescu, che sogna di diventare un medico e superare il muro che la separa dal resto del mondo. La scrittrice Simona Sora, presentata ai lettori italiani per la prima volta grazie alla casa editrice Besa Muci,(pagine 264, 17 euro) con la traduzione dal romeno di Sara Salone, è giornalista, saggista, traduttrice, ha insegnato letteratura romena all’Università di Bucarest, dove attualmente vive e lavora. Protagonista di questo accorato romanzo è Maia, giovane strumentista in un ospedale della Romania di Ceauşescu. Non è questa la vita che desidera: vorrebbe studiare medicina e passare dall’altra parte del muro. Ha imparato, però, ad accettare le cose così come vengono, a mostrare compiacenza e ad adattarsi a tutte le situazioni seguendo le regole imposte. Una notte, si trova di fronte a un corpicino frutto di un aborto illegale e segue il proprio istinto: sceglie di ripulirlo, ricomporlo e prendersene cura. Per questo, viene messa sotto inchiesta e costretta ad abbandonare il suo lavoro. Raggiunge la Svizzera, trova un impiego in una residenza per anziani e anche qui prova ad adattarsi alle regole che, anche dall’altra parte del muro, seppur diverse, sono stringenti e si scontrano con la sua sensibilità. Di nuovo, la vita la mette alla prova: un anziano della residenza ha un attacco cardiaco e Maia, contravvenendo agli ordini, cerca di rianimarlo, ritrovandosi così sotto accusa, ancora una volta.

Questo è il racconto di una donna perennemente in bilico fra la propria etica personale e le leggi scritte e non scritte di un mondo che, al di qua o al di là del muro, continua ad avere la pretesa di controllare persino la vita e la morte.

Category: Cultura, Libri

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