MATTINATA DI TERREMOTO GIUDIZIARIO SU MAGLIE, RUFFANO E SANARICA, ORA I SINDACI RISCHIANO L’ARRESTO
(e.l.) _________ Questa mattina il gip del Tribunale di Lecce Stefano Sala ha notificato a venticinque persone fra politici e imprendutori un avviso di chiusura indagini, per cui il pm della Procura della Repubblica Maria Vallefuoco ha chiesto le misure cautelari dell’arresto, in carcere o ai domiciliari.
L’indagine della magistratura eseguita dalla Guardia di Finanza era cominciata nel 2016.
Le accuse sono a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, corruzione elettorale, falso, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture e truffa ai danni della Regione Puglia, dello Stato e dell’Unione Europea.
In pratica, secondo le accuse degli inquirenti, regali e favori da parte degli imprenditori ai politici compiacenti in cambio di appalti pubblici, come la gestione del verde pubblico.
Tra gli indagati, Ernesto Toma, sindaco di Maglie e il suo vice Marco Sticchi; il sindaco di Sanarica Salvatore Sales con l’assessore Dario Andrea Strambaci; il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo.
La decisione sugli arresti arriverà dopo gli interrogatori degli indagati, previsti per lunedì 3 e martedì 4 febbraio.
“Sono sereno, affronterò con determinazione l’interrogatorio, forte della mia innocenza. Non ho nulla da rimproverarmi e non ho mai piegato la mia funzione di sindaco ad interessi personali» – ha dichiarato Ernesto Toma.
“Tengo a chiarire sin da subito la mia completa estraneità rispetto alle accuse. Nella mia carriera politica, ho sempre operato in maniera trasparente, per il bene della collettività. Mai ho tradito la fiducia della mia comunità, né tanto meno ho utilizzato la mia posizione per tornaconto personale o per favorire terzi. Confido che la giustizia, nell’offrirmi la possibilità di chiarire ogni equivoco, mi permetterà di far luce su questo e di dimostrare la mia innocenza” – la dichiarazione di Antonio Cavallo.
Category: Cronaca
Dovrebbero essere tutti arrestati messi in prigione e le chiavi buttate . Che schifo ,siamo alla frutta