NOTE D’ARTE / RETROSPETTIVA DI PIETRO FANIGLIULO A LECCE DA SABATO 1
di Raffaele Polo __________
Per ricordare un pittore, un artista che non c’è più, basta esporre un po’ delle sue opere: come per incanto, ecco rivivere l’Amico, il compagno di tante avventure artistiche. E non c’è parola che possa sostuire quella ‘mostra’ delle sue opere che viene a rafforzare un legame, viene a confermare che grazie all’Arte, si riesce a superare la barriera del tempo e delle perdite umane…
Un plauso, perciò, a Pasquale Urso che dedica a Pietro Fanigliulo una corposa ‘retrospettiva’ (ma che brutto termine, sembra quasi voler confermare che è tutto finito, l’autore non c’è più…) proprio nei primi di Febbraio, nella prestigiosa sede della Fondazione Palmieri, a Lecce in Vico dei Sotterranei (dall’1 al 6 con orario 10-13 e 17-30,30).
Ricordiamo di Pietro la sua risata, il suo inossidabile carattere di salentino sempre pronto a cimentarsi con le avversità, sempre attento ai fatti artistici di cui era un prestigioso protagonista.
Il suo stile particolare e riconoscibilissimo è un modo di affrontare la figura con dovizia di particolari e schematizzazioni, dai tratti sicuri e al limite del fumettistico, concedendo poco o nulla alla celebrazione tradizionale della rappresentazione, ma reinterpretando ogni particolare col gusto della ricerca e della semplificazione, in una sorta di perenne manifesto della propria arte, volta a scoprire ed armonizzare Natura e Persone, in una narrazione piacevole e sdrammatizzante.
Lui, Pietro, trasfondeva il suo fare legato ad una realtà contingente, che si sforzava di risolvere i mali e le avversità anche con quel rappresentare gli spazi e la chiarezza delle forme ben delineate e fissate su carta e tela, con forza, perché non si annacquassero e non perdessero la loro vera essenza.
Ecco perché Pietro prediligeva la grafica, piuttosto che l’olio e gli acrilici. Ma si lasciava andare alle ‘colorazioni a mano’ delle sue calcografie, dimostrando, anche in questo, una innata predilezione per le tinte naturali, forti, con poche sfumature…
Pietro era così; la sua produzione è tuttora in tante case ed uffici del Salento, subito connotabile e ricca delle valenze che l’artista di Grottaglie ha voluto raccogliere in quei disegni che farebbero invidia ai nostri contemporanei designer di cartoons e ai giovani fumettisti…
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L’APPROFONDIMENTO nei nostri articoli del 9 febbraio 2021 e del 19 giugno 2018
Pietro è stato non solo un grande artista, ma sopratutto una persona amabile, un grande amico. Un grazie di cuore al Maestro Pasquale Urso, per la lodevole iniziativa e al nostro Raffaele che ne ha dato notizia.